Con il nickname di “amico Frizz” per anni è stato considerato dagli investigatori di mezza Europa uno degli hacker più temuti. Oggi per Carmine Guerriero è il giorno in cui lo Stato presenta il conto. Nei confronti del pirata informatico di Castellammare di Stabia scatta il sequestro di un patrimonio immobiliare del valore di 600 mila euro.
Per la Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, il palazzo di quattro piani, i terreni e la società immobiliare con sede a Monteforte Irpino, nell’avellinese, sono il risultato dei profitti ottenuti in otto anni di pirateria informatica. Il giovane stabiese, che ha anche rifiutato in passato proposte dalle banche straniere pronte ad assumerlo, è stato condannato anche per avere inviato soldi falsi a clienti distribuiti in tutta Europa. Genio dell’informatica, Carmine Guerriero faceva partire da due computer, comodamente seduto alla scrivania di casa sua alla periferia di Castellammare, i contatti con gli acquirenti a cui spediva banconote nascoste in libri o altri oggetti.
La Guardia di Finanza, in esecuzione di un decreto di sequestro di prevenzione finalizzato alla confisca emesso dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura torrese, ha proceduto al sequestro della totalità delle quote sociali della Guerriero Immobiliare S.r.l.s., di una villa su 4 livelli nel Comune di Monteforte Irpino e dei due appezzamenti di terreno che la circondano.
I finanzieri di Castellammare sono riusciti ad accertare come l’esperto hacker tra il 2002 e il 2020, sia riuscito ad accumulare ingenti ricchezze in termini di asset societari ed immobiliari, non giustificate dall’hacker senza un lavoro che potesse determinare queste fortune. Anzi dal reddito ufficiale del tutto inconsistente.
In particolare, è emerso che la società immobiliare riconducibile a Carmine Guerriero avesse ristrutturato, con finiture di lusso, un immobile di circa 250 metri senza che fosse chiara la provenienza dei soldi investiti. Ma ora il suo tesoretto entra nel patrimonio dello Stato.
