
I volontari ultimano l’allestimento di fotografie e quadri tra il porticato e le pareti scrostate del chiostro di Sant’Eligio, mentre poeti e scrittori preparano il primo reading della mattinata in questo luogo simbolo della storia di Napoli, di proprietà del Comune, ma lasciato in gran parte nell’abbandono. “Stiamo cercando con tutte le nostre forze di farlo rinascere”, racconta Rosa Mancini, direttrice artistica del festival di poesia e arte di strada del collettivo SegninVersi, progetto autofinanziato e patrocinato proprio dal Comune. Ieri, l’inaugurazione della seconda edizione dopo l’anno di stop del lockdown. La due giorni vuole accendere i riflettori sull’intero complesso monumentale e sulla chiesa di Sant’Eligio, d’epoca angioina, del 1270, nonché su piazza Mercato.
La seconda giornata, oggi, si apre con “Attacco poetico”: dalle 10 alle 18, venti artisti dipingono le saracinesche di alcune attività lungo il perimetro del Mercato con opere artistiche e venti poesie di autori scelti con un contest. Il tema è quello del Maggio dei monumenti 2020, “Giordano Bruno: la visione oltre le catastrofi”. Saranno impiegati centro litri di vernice, messi a disposizione dal Gruppo Boero. “Finalmente il Mercato si anima di bellezza, cultura e socialità – racconta uno dei pochi commercianti storici rimasti in piazza – Siamo abbandonati da troppo tempo, la piazza versa nella sporcizia e nel degrado, pesano la crisi del Covid e i lunghi anni di cantiere Unesco, qui e al Carmine”. Non distante dalla piazza, un mese fa la camorra è tornata a uccidere.
Il “Consorzio antiche botteghe tessili” è tra i sostenitori del festival, nato nel 2019 come protesta per l’abbandono del luogo e del quartiere, “ancora oggi dimenticati dalle istituzioni e non solo – aggiunge Mancini – In questo progetto di rinascita è necessaria una visione di insieme”. Al secondo piano ci sono gli affreschi del 1788 di Angelo Mozzillo dedicati alla “Gerusalemme liberata”: un capolavoro senza cura, come la vasca nel chiostro. Se aiuole e piante sono ben tenute, lo si deve ad Asso.gi.o.ca, di casa nel vasto complesso, dove due anni fa altri locali comunali sono stati dati alle fiamme.
SegninVersi prova a scrivere una pagina diversa. Ieri, alla prima giornata del festival c’era un bel seguito di pubblico, entrato con Green Pass al chiostro sotto l’arco con il celebre orologio, per gli interventi sulla Divina Commedia di Gigi Laperuta vestito come Dante per i 700 anni dalla morte del poeta, e ancora per le presentazioni dei libri con le case editrici Homo Scrivens, Lfa Publisher e non solo, l’omaggio di Poesie Metropolitane e Mosse di Seppia al giovane poeta irpino Domenico Carrara scomparso a gennaio a 33 anni, fino alla gara regionale di rime e versi di Slam poetry.
Oggi, durante l’attacco poetico, sono in programma laboratori creativi e le Olimpiadi sulla sostenibilità ambientale per i più piccoli. Alle 11, reading poetico corale in piazza. E da ieri continuano le visite guidate al Mercato di Sii turista della tua città, le mostre di Elio Messina, Enrico di Cerbo, Emanuele Coppola e Klaus Bunker e l’isola poetica per donare libri ai centri di raccolta per beni di prima necessità. Poesia, arte e cultura cambiano per due giorni il volto di piazza Mercato e di Sant’Eligio.