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Autonomia differenziata, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno: “Il ddl Calderoli condanna il Sud all’isolamento””

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L’autonomia differenziata targata Roberto Calderoli, ministro degli Affari regionali della Lega, non fa che ” condannare il Mezzogiorno a un isolamento ancora più pronunciato ” . È il pensiero di Pina Picierno, vicepresidente del parlamento europeo, in corsa in tandem col governatore emiliano Stefano Bonaccini alla segreteria del Pd.

Il tema di maggiori poteri e risorse alle Regioni irrompe nel dibattito interno ai partiti. E salda un ipotetico fronte delle opposizioni: dal Pd ai Cinque stelle alla Sinistra passando per Azione è un susseguirsi di appelli a difesa del Sud da parte dei parlamentari meridionali. Tutti uniti contro il ddl Calderoli. Anche se si pesano le posizioni, si intravedono i distinguo. Lo sa bene Picierno, visto che Bonaccini è stato è uno dei primi sostenitori di una autonomia regionale, ora critico verso l’impostazione leghista.

” L’autonomia è una sfida che può essere fecondamente raccolta anche dal Sud – sottolinea Picierno – non cerchiamo nessun alibi, purché il campo da gioco sia sgombrato dalla negazione di diritti e servizi pubblici ” . Autonomia sì, autonomia no: la posta in gioco di fondo è la distribuzione dei fondi tra Nord e Sud. Quanto spende lo Stato per i servizi: welfare, scuola, sanità, trasporti. ” Questo governo non condanna il criterio della spesa storica – riflette Gilda Sportiello, deputata M5s – anzi difende quel criterio che ha continuato a dare di più a chi già aveva di più. Siamo davanti a un punto di non ritorno. Noi del Movimento abbiamo sempre avuto una posizione chiara: le disuguaglianze vanno combattute non aumentate. Speriamo di non essere soli in questa battaglia ma che si uniscano tanti altri ” .

Nelle parole di Sportiello l’appello a unirsi. Che sembra fare breccia in una parte dei dem. Vedi l’ala Sinistra, l’area dell’ex ministro Andrea Orlando, rappresentata a Napoli dal neo deputato Marco Sarracino: ” Il progetto di Calderoli è irricevibile, rischia di aumentare i divari territoriali, economici e finanziari che già sono molto rilevanti nel nostro Paese. Noi faremo una caparbia opposizione nei confronti di questa proposta, continuando a interloquire con tutti quei mondi che vogliono condurre tale battaglia. Spero che anche i parlamentari della destra, eletti al Sud, decidano di opporsi a tale progetto e decidano di difendere i nostri territori ” .

Il 14 iniziativa dell’Anpi

Prove tecniche di una intesa trasversale tra parlamentari già ci sono: il 14 gennaio l’Anpi, col Coordinamento per la democrazia costituzionale , organizza un dibattito su ” Autonomia e presidenzialismo” invitando a confrontarsi Pd, M5s, Sinistra.

Francesco Emilio Borrelli, neo deputato di Sinistra- Verdi, lancia un messaggio ai colleghi: “Costruiamo un’iniziativa a Napoli o in un altro luogo del Sud in cui tutti i parlamentari prendano posizione su tre punti dell’autonomia: i livelli essenziali delle prestazione da definire prima di ogni riforma, scuola e sanità fuori da qualsiasi gioco, e un piano per il Sud con nuovi insediamenti industriali perché nel Mezzogiorno non si può vivere solo di turismo. Di sicuro se passa il ddl Calderoli sarà un ulteriore massacro sociale, si impoverisce il Sud fino allo stremo ” .

Picierno calcola che ” lo Stato spende per un cittadino del centro- nord 17.621 euro, mentre per un cittadino meridionale 13.613 euro. Se si volesse investire la stessa cifra pro capite senza togliere risorse al Nord, si dovrebbero mettere a bilancio circa 80 miliardi in più per il Mezzogiorno”. A rafforzare la tesi la senatrice Mariolina Castellone dell’M5s, segretaria di presidenza a Palazzo Madama: “Il progetto di procedere con l’autonomia differenziata usando il criterio della spesa storica in attesa dei Lep è quanto di più deleterio possa esserci per le regioni del Sud che già faticano a garantire servizi ai cittadini e continueranno a essere penalizzate”.

Polemiche contro Salvini

Sulle barricate anche Sergio Costa, deputato dell’M5s e vicepresidente della Camera: ” Questa idea di Italia non ci appartiene. Un Paese dove chi è più ricco ha più chance e chi ha maggiori difficoltà avrà meno risorse da investire va non solo contro il principio di solidarietà ma anche contro la Costituzione ” . E ieri al ministro leghista Matteo Salvini che attacca gli amministratori del Sud ” in cerca di alibi ” , risponde Mara Carfagna, deputata e presidente di Azione: “Salvini si faccia un giro a Messina, a Reggio Calabria, a Napoli, sulle strade interne della Campania e della Calabria: si accorgerà facilmente che al Sud mancano investimenti, opere pubbliche, servizi perché lo squilibrio delle risorse economiche col Nord è enorme. Criminalizzare le classi dirigenti per sostenere un progetto che renderà irreversibile il divario Nord- Sud è un imbroglio verso i cittadini”.

Contro il leader della Lega si scaglia anche Francesco Boccia, senatore Pd e commissario dem in Campania: “Salvini non fa altro che offendere i cittadini del Mezzogiorno e dimostra ancora una volta di non avere idea di cosa sia il Sud. Lo diciamo ancora una volta, prima dell’autonomia leghista vanno colmati i divari tra Nord e Sud, garantendo a tutti i cittadini gli stessi diritti su scuola, sanità, assistenza e trasporti”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/01/05/news/uniamoci_contro_lautonomia_differenziata_la_sfida_dei_parlamentari_campani-382184882/?rss

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