C’è una prima svolta nelle indagini sulla morte del piccolo Gabriel, il bimbo di cinque mesi di Benevento deceduto sabato scorso al “Santobono” di Napoli per le conseguenze di un trauma cranico dopo essere stato ricoverato in due ospedali beneventani.

Si ipotizza l’accusa di omicidio volontario nei confronti della mamma del piccolo e degli zii, la sorella di lei e il marito. Gli avvisi di garanzia sono stati firmati dal sostituto procuratore della Repubblica di Benevento, Maria Gabriella Di Lauro.
La mamma di Gabriel, sentita finora come persona informata dei fatti, ha sempre sostenuto che si fosse trattato di un incidente: il piccolo sarebbe stato colpito alla testa con un oggetto (si ipotizzava una spazzola) mentre si trovava nella stanza dove giocavano i cuginetti e la sorellina più grande presso l’abitazione degli zii dove si sarebbe verificato l’episodio. Solo l’esame autoptico potrà confermare se il bimbo avesse altre lesioni: si era parlato di una possibile frattura al femore, circostanza non confermata ufficialmente dagli inquirenti.

Negli avvisi firmati in Procura figurano, ma come parti offese, il papà del piccolo Gabriel, attualmente detenuto, e la nonna paterna, assistiti dall’avvocato Vincenzo Sguera. Domani il Pm affiderà l’incarico al medico legale Emilio D’Oro, che si avvarrà della consulenza del neurochirurgo Tommaso Tufo e della neonatologa Beatrice Leopardo. L’esame sarà eseguito domenica mattina.