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Blumunn: Marina Confalone e tutta la nostalgia di un piano-bar

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Ricordi, sogni, fantasia, si incontrano nel gioco che Marina Confalone, autrice e protagonista, ha creato per il suo “Blumunn” andato in scena ieri sera in “prima assoluta” al Campania Teatro Festival ed in unica replica questa sera, alle ore 21, alle Praterie della Capraia nel Bosco di Capodimonte (ingresso Porta Miano). Certo non è nuova questa nostra attrice di talento ad originali avventure in cui la scrittura si modella e modella altre avventure e sorprese, paradossali incontri, giochi di fantasia disegnati per sé e per i suoi compagni di lavoro.

Questa volta Marina Confalone ha affidato il suo “Blumunn” alla regia di Francesco Zecca ed ha scelto per suoi compagni Lello Giulivo e Giovanni Scotti, giovane attore e musicista di talento quest’ultimo a fargli da partner nell’avventura di un incontro costruito in una “terza dimensione” fantastica e concreta al tempo stesso. Gioco che Francesco Zecca restituisce con rapide intuizioni, assecondando ritmi e possibilità d’invenzione, così che l’incontro di un giorno qualunque in cui un giovane sognatore, sprovveduto forse, insicuro certo, costretto da un padre padrone ad avviare un commercio di surgelati, s’imbatte nella certezza baldanzosa di chi quell’impresa non vorrebbe mai vedere, risulta rapido percorso e sorpresa. Perché la vecchia bottega a cui ridare vita era un tempo un piano-bar di successo, e la matura cantante che ne fu soubrette, entrata all’improvviso come inattesa ospite, ritroverà ricordi e sogni infranti per costruirne nuovi.

S’è detto dunque qualcosa di questo gioco di teatro, ma in verità non s’è detto nulla, come si conviene per non sciupare la scoperta riservata allo spettatore. Tutto in questo spettacolo è infatti sorpresa, ironia, malinconia che spunta improvvisa, prova d’attrice in vena, canzone ritrovata nelle pieghe della memoria, ricordo che s’esalta nelle parole, allusione e piccolo mistero d’un affettuoso sognare. Citazione di un teatro che fu, tra lustrini ed eleganze improvvise, Marina Confalone va per gesti, impennate capricciose, sorrisi disarmati, racconti delusi, in godimento d’attrice che strappa risate ed applausi durante e alla fine dello spettacolo; li divide con la solida presenza del personaggio Lello Giulivo e con la leggerezza sperduta e tenera del Malachia di Giovanni Scotti. Bel triangolo nelle sorprese di questo Festival. Ci sono ricordi di musiche necessarie e belle curate da Mimmo Napolitano; la scena ricca di allusioni è di Gianluca Amodio; i costumi di Annapaola Brancia d’Apricena concedono sorprese e sorrisi; le luci sono di Pasquale Papa. Uno spettacolo prodotto da C.a.s.a Centro delle Arti della Scena e dell’Audiovisivo che ritroveremo poi questo autunno al Mercadante, nel programma dello Stabile Nazionale.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/06/19/news/blumunn_marina_confalone_e_ricordi_di_un_piano-bar-306755293/?rss

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