
CAMEROTA. La storia di un pescatore di Marina di Camerota, soprannominato Masaniello, rivive nel libro scritto a quattro mani dal nipote Mimmo Caiazzo e dallo scrittore Enrico Gandolfini. “Masaniello è turnato”, edito da “Dibuono edizioni, è un libro che profuma di storia, di sacrifici, di salsedine. Un romanzo in cui si incontrano pillole di saggezza e lezioni di vita, tradizioni e arte marinaresca. La storia di un uomo che libero dai condizionamenti, riesce a entrare in sintonia con il mare e con la natura. Un’intesa che favorisce la concordia, la serenità, la pace, e che suscita emozioni, vecchi ricordi, profumi di un tempo.
“Il nomignolo “Masaniello” – come ricorda nella prefazione Giuseppe Liuccio – glielo aveva affibbiato la sorella. Un’affinità solo indiretta con il rivoluzionario napoletano. Masaniello, infatti, era un pesce piccolo, guizzante, veloce, che non potevi afferrare. Se tentati di prenderlo dai lati sgusciava via come un’anguilla. Se cercavi di afferrarlo dal dorso o dal ventre, ti pungevi”. E così era Masaniello: piccolo, vitale, sfuggente e pungente. Tanti i temi trattati nel libro: la pesca, il linguaggio dei pescatori di un tempo, gli anni della guerra e la tragedia delle strambaie, le dodici giovani lavoratrici che il primo giugno del 1867 persero la vita nelle acque antistanti Cala del Marcellino, una ferita ancora aperta. Nel libro di Caiazzo e Gandolfini c’è un pezzo di storia di Marina di Camerota.
“Il racconto di una singola vita diviene affresco di un’intera comunità – raccontano gli autori – e assurge a paradigma non solo di tutte le comunità marinare del Cilento, ma anche di tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo e che dal nostro splendido mare traggono la propria esistenza”. Caiazzo e Gandolfini hanno voluto “tracciare, attraverso i ricordi del nonno, una linea del tempo che, pur fra grandi cambiamenti, accomuna gli uomini di allora a quelli di oggi”. “Tranci di vita – spiegano – proprio come i tranci dei pesci catturati nelle reti dai pescatori, la maggior parte analfabeti, ma detentori e distributori di una saggezza, di una sapienza del vivere, che nessun manuale di vita può dare”. Il libro verrà presentato domani sera, alle 20, in piazza San Domenico a Marina di Camerota. Interverranno Paolo Albano, Ilde Rampino e Fiorentino Vecchiarelli. Concluderanno gli autori. La presentazione sarà moderata da don Gianni Citro.