Si sono svolti ieri sera tardi poco dopo l’arrivo al cimitero di Ottaviano, in provincia di Napoli, i funerali di Raffaele Cutolo, boss della Nuova Camorra Organizzata detenuto al 41 bis e morto mercoledì 17 febbraio in ospedale a Parma.
Il rito è stato celebrato in forma strettamente privata, alla presenza di pochi familiari. Il questore di Napoli ha infatti vietato la celebrazione di funerali pubblici o solenni.
La salma è arrivata da Parma al cimitero di Ottaviano ieri sera, poco dopo le 23, accolta dalla moglie Immacolata Iacone e dalla figlia Denyse. L’ingresso del cimitero era presidiato dalle forze dell’ordine.

La salma di Cutolo è stata tumulata nella tarda serata di ieri, poco dopo l’arrivo. Il cimitero, secondo quanto disposto in un’ordinanza a firma del sindaco Luca Capasso, oggi resterà chiuso per motivi di ordine pubblico.
Una scorta imponente per la salma del boss che ha trascorso 42 anni in regime di 41 bis in varie carceri italiane, fino a Parma dove, senza beneficiare degli arresti domiciliari, è rimasto in una struttura sanitaria per le gravi patologie di cui soffriva.

Presenti ieri sera alla sepoltura solo 12 persone. La moglie Immacolata Iacone e la figlia Denyse, che lo hanno seguito da Parma, il fratello Pasquale e la sorella Rosetta e alcuni nipoti. Queste le disposizioni del questore di Napoli, Alessandro Giuliano, che ha impiegato 50 uomini per controlalre il tragitto dal casello autostradale fino al cimitero e disposto che la tumulazione avvenisse entro le ore 7 di questa mattina.
Le strade circostanti sono chiuse dalle forze dell’ordine, che hanno presidiato anche il paese di Ottaviano. Pattuglie nei pressi del municipio e del castello Mediceo, che fu simbolo del potere cutoliano, tutto per evitare qualsiasi forma di omaggio al boss 79enne morto per le complicazioni di una polmonite. C’era il timore fondato, dopo le migliaia di messaggi di cordoglio e di rispetto disseminati nei social, che in paese si potessero replicare celebrazioni del personaggio.
