
Si è dimesso il segretario regionale del Pd. Leo Annunziata ha lasciato l’incarico “per motivi strettamente personali”, come scrive in una lettera recapitata al presidente dei dem campani Nicola Landolfi e al segretario nazionale Enrico Letta.
È il primo effetto del caso Campania aperto dalla lettera-denuncia degli intellettuali in cui si accusava il governatore Vincenzo De Luca di essere “un odiatore seriale che da anni offende tutti, a cominciare dal Partito a cui appartiene” e di aver trasformato la regione “in una repubblica autarchica dove vige la legge del padrone”.
Annunziata era stato eletto a marzo del 2019 con il sostegno proprio di De Luca. Ed era il segretario uno dei primi bersagli delle critiche rivolte al Pd perché si accusava Annunziata di una conduzione del partito troppo schiacciata sui desiderata del governatore.
Una guida “a tratti evanescente” che per molti brillava più per le assenze che per l’iniziativa politica. “Ho da sempre abbracciato l’idea della poltiica come servizio a favore della comunità – scrive Annunziata – e sostenuto la forza delle idee del nostro partito. Ancora tanto c’è da fare. È nostro compito lottare per l’equità, è fondamentale coinvolgere i giovani. Ringrazio la macchina viva del partito, i funzionari che in questi anni sono stati non soltanto ligi ai loro doveri lavorativi, ma sempre sprinti da una passione profonda per la loro casa, il Pd. Le mie dimissioni non rappresentato certo un addio alla politica, anzi. Il mio impegno sarà sempre massimo e la mia militanza assidua e assoluta”.
Tra i nomi che in questi giorni sono circolati per la successione di Annunziata ci sarebbe quello di Stefano Graziano, ex consigliere regionale, già presidente del Pd, che sarebbe considerato gradito a De Luca. C’è da capire se si raggiungerà l’accordo su Graziano delle altre componenti del partito.