
Saranno i rappresentanti degli artigiani dei presepi napoletani della tradizione, cuore pulsante di quella San Gregorio Armeno che da sempre incarna talento e fantasia del “saper fare”, a comporre il comitato promotore impegnato nella redazione del dossier a sostegno della candidatura dell’arte dei presepi napoletani nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco.
E’ quanto deriva dall’approvazione in giunta “di un emendamento con il quale la Regione Campania si impegnerà a sostenere la candidatura”, come annuncia – proprio nella lunga vigilia dell’imminente Natale – la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo M5S Valeria Ciarambino. “Del resto – aggiunge – i maestri presepiali napoletani rappresentano un’eccellenza che non ha eguali al mondo. Troppe volte identificati come semplici artigiani, la loro è una vera e propria arte che reca con sé la storia e la tradizione pluricentenaria del nostro capoluogo. Un’arte che abbiamo il dovere di valorizzare e salvaguardare con ogni mezzo e iniziativa, soprattutto in questa fase, durante la quale non abbiamo mai smesso di batterci al fianco dei presepiali di San Gregorio Armeno, colpiti duramente degli effetti della crisi pandemica”.
Di cosa si occuperà il comitato promotore? “Rappresenterà un momento di confronto e di raccolta di proposte e iniziative tese a redigere il dossier a sostegno della candidatura. – spiega ancora Ciarambino – Un processo che seguirò in prima persona, a tutela di una tradizione centenaria e che rappresenta una delle principali attrattive nell’offerta turistica di Napoli”.
E che dunque potrebbe, presto, diventare ancor più tutelato, con un percorso analogo a quello già compiuto, e ratificato nel 2017, dall’arte del pizzaiuolo napoletano, di cui la pizza napoletana è prodotto tangibile, dichiarata proprio dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità.