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Capodanno a Napoli, i vigili minacciano lo sciopero: il comandante li ferma

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Ci hanno provato. Con la mossa peggiore: incrociare le braccia nella notte più importante dell’anno per la sicurezza e l’ordine pubblico nelle strade della città di Napoli. I vigili urbani minacciano lo sciopero a Capodanno. Il sindacato più rappresentativo della polizia municipale , il CSA – che vanta circa 800 iscritti dei 1300 vigili in servizio – ha indetto una assemblea dalle “ore 00.00 alle ore 24 dell’1 gennaio”.

Esattamente la notte di San Silvestro. Il motivo? Discutere “del contratto decentrato 2022 e del contratto collettivo nazionale 2021”. Si legge così nella nota del CSA del 27 dicembre. Appuntamento notturno a Capodanno nella sede del sindacato, con il rischio di generare il caos nelle strade durante i festeggiamenti. Alla base dei malumori degli agenti ci sarebbe una nuova distribuzione dei fondi per il personale: meno soldi in busta paga rispetto a quanto finora guadagnato alla voce “produttività individuale”. Che valeva fino a 200 euro al mese per i vigili. È intervenuto in queste ore il comandante della polizia municipale, Ciro Esposito, per fermare la protesta dei suoi uomini. Il capo dei vigili ha scritto a sindaco, direttore generale, per bloccare l’assemblea con le norme previste dal contratto nazionale in casi eccezionali. 

Già perché una riunione sindacale sul “contratto dei lavoratori nella notte e nel giorno dell’1 gennaio”, scrive il comandante, “desta perplessità”. Ecco cosa aggiunge nero su bianco Esposito ricordando le iniziative per la fine dell’anno dal 29 dicembre all’1 gennaio organizzate dalla giunta Manfredi: “Si chiede – scrive il capo dei caschi bianchi – il differimento dell’assemblea pubblica per il concomitante, eccezionale, preminente interesse pubblico che sarebbe gravemente compresso ove venisse a mancare il già ridotto personale (1/4 della forza) impiegabile per la sicurezza dei cittadini e delle migliaia di turisti, nell’ambito delle iniziative organizzate dall’amministrazione in un giornata speciale”. Non manca Esposito di fare notare che si tratta di “una occasione particolare che richiederebbe, quando i riflettori sono accesi sulla città, che tutti sentano, in via prioritaria rispetto ad altre questioni, il dovere di offrire il volto migliore e accogliente e non esporre il nostro contesto al lato negativo delle critiche e delle cronache”. Missione compiuta, parrebbe. Perché è arrivata dal Csa la decisione di “revocare l’assemblea”.

“Spirito di servizio”, si autoincensa il sindacato. Eppure in queste ore qualcosa i vigili sono riusciti a ottenerlo dall’amministrazione: i festivi. Per prassi, contestata da sempre dai sindacati, chi si assentava per permessi, malattie e altri istituti giuridici nelle domeniche in cui era in servizio, era costretto a recuperare quel festivo alla prima occasione utile. Una disposizione interna considerata “illegittima”, di fatto una arma in mano al comandante per evitare di avere una moria di vigili di domenica e nei festivi. Ebbene è di queste ore, proprio durante la minaccia dello sciopero, una nota del direttore generale Pasquale Granata in cui è scritto che “in previsione delle future modifiche organizzative e delle procedure concorsuali per le nuove assunzioni, il festivo spettante non lavorato non deve essere recuperato, già a partire dal primo gennaio”. Il sindacato può gridare vittoria, l’amministrazione salva il Capodanno. La strategia della tensione paga: sulla pelle dei cittadini.
 

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/12/28/news/capodanno_a_napoli_i_vigili_minacciano_lo_sciopero_il_comandante_li_ferma-381093383/?rss

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