È stata una notte lunga per la famiglia Stabile che abita in via Ancona a Casal di Principe, la casa abusiva che stamattina dovrebbe essere abbattuta. Le forze dell’ordine sono presenti in forza già da ieri sera per monitorare la situazione. La corrente nella casa è stata già tolta e da stamattina le ruspe sono ferme dell’alba presso il campo sportivo all’ingresso della città. La tensione è molto alta.

Tutta la famiglia Stabile si è asserragliata dentro casa. Una quindicina di persone, soprattutto donne che intendono resistere alla ruspe.Ieri mattina proprio per cercare di rinviare l’abbattimento, il sindaco della città, Renato Natale, si è dimesso. Non è riuscito ad ottenere la proroga di 100 giorni che aveva chiesto alla procura di Santa Maria Capua Vetere.
Intanto le forze di polizia stanno ulteriormente circondando la zona di via Ancona, per preparare l’abbattimento. Davanti alla casa ci sono una ventina di persone provenienti da varie zone della Campania, sono i rappresentanti di comitati contro gli abbattimento delle case. Sono qui per chiedere che cominciano ad abbattere prime.le case nate dalla speculazione edilizia.e.poi quelle costruite per necessità abitativa. Le ruspe sono a 100 metri dalla casa di via Ancona, in attesa di intervenire.
I funzionari della Polizia di Stato stanno cercando di convincere gli inquilini del palazzo da demolire in via Ancona a Casal di Principe (Caserta) a lasciare l’immobile, per poter iniziare le operazioni di abbattimento ordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere; una donna ha accusato un malore. Tanti cittadini sono giunti sul posto per portare solidarietà, ma carabinieri e polizia hanno “sigillatò gli accessi mettendo in obliquo i furgoni per il trasporto degli agenti. Sono otto in totale i residenti nel palazzo, due coppie con due figli piccoli ciascuna. “Si sono sposati da poco e sono entrati in casa quando ancora non era finita – dice una donna a proposito di una delle coppie residenti – stavano concludendo la casa piano piano non avendo molti soldi e facendo lavori saltuari. Ora che fine faranno?”