Non è ancora stato definitivamente cancellato il divieto di tuffarsi a mare, complice l’inquinamento del fiume Sarno in via di bonifica, e già arriva il piano per dare la spiaggia ai privati. In vista del risultato ormai vicino Castellammare di Stabia gioca di anticipo.
Il nuovo piano spiagge firmato dal sindaco, Gaetano Cimmino, divide il tratto di costa lungo tre chilometri in sedici lotti. Fotografata la situazione dei lidi di Pozzano, si apre ai privati anche la spiaggia della periferia a Nord, da affidare in gestione o in concessione a chi vuole investire in stabilimenti balneari.
Un affare per gli imprenditori che vorranno candidarsi a gestire il lungo tratto rimasto libero proprio ora che si avvicina l’ok per la balneabilità, dopo anni di attesa. È pronto il ridisegno del litorale stabiese voluto dall’amministrazione di Gaetano Cimmino. E scatta la protesta.
Sabato pomeriggio 12 febbraio, in Villa comunale, è stato organizzato un flash mob da forze politiche di opposizione e associazioni stabiesi per manifestare contro la privatizzazione. Stesi i teli all’altezza della Cassa Armonica. Più di duecento stabiesi hanno cominciato il percorso di mobilitazione per fermare il piano in vista dell’approvazione in giunta del provvedimento.

Solo il 30 per cento di spiaggia, stabilito per legge, resterà al Comune nella zona della Villa comunale, seppure altre forme di partenariato con i privati potranno essere previste anche per l’arenile del lungomare tra i più suggestivi della Campania. Hanno aderito alla manifestazione di oggi pomeriggio i partiti di minoranza, Pd, CinqueStelle, Sinistra italiana, Italia Viva e diversi movimenti.
Si vuole fermare il progetto che prevede per chilometri di costa solo lidi, in cui sarà necessario pagare il biglietto per avere ombrelloni e lettini. “Lo facciamo per il rilancio. I privati servono per garantire pulizia e servizi. Il comune non ce la fa” è l’argomento con cui si accompagna l’apertura agli imprenditori di un lungo pezzo di arenile dalla fine del lungomare al porto turistico Marina di Stabia.

“Chi vorrà stendere il proprio telo potrà farlo senza pagare” specifica Cimmino. Una formula già sperimentata nella zona di Pozzano con il risultato di vedere occupata tutta la spiaggia da lettini e sdraio. Un atto destinato a stravolgere il tratto di costa, che arriva alla vigilia di un momento decisivo per i destini dell’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino di centrodestra.
Sull’esperienza di governo stabiese pende, infatti, la spada di Damocle dello scioglimento anticipato per infiltrazioni camorristiche al Comune. Si attende a giorni l’esito del lavoro della commissione d’accesso inviata dalla Prefettura di Napoli e pronta ad essere discussa in una delle prossime sedute del Consiglio dei ministri del governo Draghi. Un conto alla rovescia che non ferma il sindaco Cimmino e il suo piano di lottizzazione delle spiagge.