CELLE DI BULGHERIA. “Non è possibile gemellarsi con una nazione in guerra”. Con questa motivazione il sindaco di Celle di Bulgheria, Gino Marotta, ha sospeso il gemellaggio con la città di Bolgar, in Russia. “Le attuali circostanze di coinvolgimento bellico in cui versa la citta di Bolgar – si legge sul provvedimento firmato dal sindaco – non consentono allo stato il mantenimento e l’attuazione degli scopi culturali, sociali e promozionali che avevamo previsto”. Il gemellaggio era nato due anni fa, a seguito di una richiesta ufficiale pervenuta al comune cilentano dall’ambasciatore russo in Italia.
“Quando mi arrivò la proposta di gemellaggio mi emozionai – racconta Marotta – e nel giro di pochissimi giorni il consiglio comunale di Celle, ad unanimità, votò per questo patto di amicizia con la Russia e con la città di Bolgar. Ma alla luce dell’attuale situazione – spiega il primo cittadino – non credo sia possibile continuare questo percorso. Perché i gemellaggi servono a costruire pace e amicizia, ad avvicinare i popoli, non a combattere. I gemellaggi sono il contrario della guerra. E noi prendiamo le distanze, senza ma e senza sé, da chi si scaglia contro popolazioni inermi”.
Poi precisa. “Sappiamo bene che ci sono anche tantissimi cittadini russi che si stanno ribellando alla guerra. E con loro resteremo sempre amici. Ad ogni modo – conclude Marotta – mi auguro che la situazione possa cambiare immediatamente e che la guerra cessi definitivamente. Intanto come Comune ci stiamo attrezzando per offrire ospitalità a diverse famiglie ucraine che scappano dalla guerra”.
