Circumvesuviana, si ribellano i Comuni dell’hinterland vesuviano toccati dalle linee cancellate. Protestano i sindaci di Pompei e Poggiomarino che accusano: “Gestione sbagliata dell’Eav, va ripensata. Noi siamo i danneggiati”. Intanto ieri è stata ancora una giornata di disagi. Cala drasticamente il numero delle soppressioni (dalle 39 corse cancellate martedì alle 11 di ieri) ma le difficoltà restano, soprattutto sulla linea Napoli-Poggiomarino. Una tratta tagliata, a causa della mancanza di personale che dopo il caos di martedì, ha costretto l’Eav a fare dietrofront e a rinunciare al piano di corse aggiuntive presentato pochi giorni fa.

E i sindaci dei territori tagliati fuori dal servizio non ci stanno: “Quella di Eav è stata una decisione sbagliata – attacca il primo cittadino di Poggiomarino Maurizio Falanga – dovuta al rifiuto dello straordinario da parte dei lavoratori ma è legata a una gestione sommaria dell’azienda di trasporti regionale. Mi chiedo come sia possibile restare sotto ricatto dei sindacati e lasciare Poggiomarino tra i disagi soprattutto ora con l’apertura delle scuole e con i pendolari diretti a lavoro. Siamo molto preoccupati, speriamo lo stop annunciato per 10 giorni non vada oltre e che tutto torni presto regolare sulla linea”.
Falanga attacca duramente l’azienda: “Va ripensata la gestione Eav – prosegue il sindaco – perché se passa questo precedente, allora sarà difficile proseguire nel verso giusto. Siamo il paese più martoriato dall’Eav, abbiamo 17 passaggi a livello con ripercussioni forti su traffico e viabilità. Eav ci dovrebbe risarcire e invece ne siamo succubi perché per noi la Circumvesuviana è un mezzo di collegamento vitale”. Il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio invita allo sforzo collettivo e al senso di responsabilità sindacati e azienda: “Nonostante gli investimenti e gli sforzi fatti negli ultimi anni per garantire un servizio essenziale a milioni di cittadini campani, la situazione è ormai agli sgoccioli. L’Eav ha bisogno di un piano di ristrutturazione totale. È necessario un intervento radicale che vede ogni istituzione fare la propria parte in maniera decisa e definitiva per un servizio indispensabile”. Pompei ha due linee Circum che servono la città.

“Siamo fortunati rispetto ad altri, una linea è a servizio dei turisti e l’altra serve il centro della città ed è di cruciale importanza per tutti i miei concittadini che ogni giorno si spostano per andare a lavorare o per studiare. Conosco personalmente gli sforzi che la dirigenza sta mettendo in campo e mi sento di fare un appello soprattutto ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali dell’Eav perché con senso di responsabilità e di spirito di servizio mettano da parte le strumentalizzazioni e lavorino per trovare una soluzione con i vertici aziendali”.
E mentre i comuni vesuviani si mobilitano, i viaggiatori pagano le spese dei disagi, costretti a viaggi “da carro bestiame” tra ritardi e soppressioni. Raffaele Pastore lavora in via de Gasperi, vive a Trecase, ogni giorno viaggia in Circum: “Un disastro, ho preso un treno pieno come un carro merci alle 7.40, a capienza piena, nonostante il Covid e sono arrivato in forte ritardo. Appena scesi a Garibaldi, i viaggiatori hanno inveito contro il capotreno ma i lavoratori hanno tutta la mia stima. Eav ci ha tolto il diritto di viaggiare, deve restituircelo. Se continua così, sceglierò di viaggiare con Trenitalia, almeno so che treni e corse sono garantite”.
L’Eav, intanto, si difende e accusa il sindacato: “L’Orsa firma un accordo ed il giorno dopo lo contesta. Ma allora perché lo ha firmato? Noi abbiamo il massimo rispetto per tutte le organizzazioni sindacali ma ci aspettiamo altrettanto rispetto. Soprattutto meritano rispetto i cittadini. Abbiamo firmato un accordo con tutti i sindacati per nuovi turni e per il nuovo orario di esercizio. Un orario che ovviamente faceva anche affidamento su una percentuale di lavoro straordinario, la stessa che si è praticata negli ultimi 5 anni, nessuna forzatura”.