martedì, 30 Maggio, 2023
19.6 C
Napoli

Conte: “Noi, col Sud che soffre le conseguenze di questa guerra”

- Advertisement -https://web.agrelliebasta.it/la-mattina/wp-content/uploads/2021/01/corhaz-3.jpg

L’allarme e le reazioni alle tragedie della guerra in Ucraina vengono prima di tutto: salgono dalla piazza che Giuseppe Conte ha deciso, ieri, con Roberto Fico e Manfredi, di ascoltare da vicino, a Napoli. “Dobbiamo stare accanto a chi soffre, a Kiev e qui da noi”, sottolinea il leader, ancora formalmente sospeso, dei Cinque Stelle. “E il nostro Stato, di fronte a una tempesta del genere, dopo due anni di pandemia e conflitto ucraino, dopo il caro energia e il caro bollette, ha da fare soltanto una cosa: deve ergere una diga per le famiglie e per le imprese”.

C’è poi la logorante battaglia interna, per l’ex premier: le cause civili con i dissidenti napoletani capitanati dal tenacissimo avvocato Lorenzo Borré, lo smarrimento interno del Movimento, il conflitto con Di Maio. Fino al voto degli iscritti 5S di ieri (deludente nei numeri, confortante per esito: il 90 per cento, su soli 35mila votanti, riconferma lo Statuto) che potrebbe ancora essere impugnato.

“È stata una giornata lunga, ma importante. Piena di solidarietà concreta, e anche di preoccupazioni colte tra la gente”, confida Conte a Repubblica. È buio quando si ferma, e lascia Napoli. Ha appena fatto visita ed abbracciato anche don Maurizio Patriciello, il prete destinatario ieri dell’esplosione di una bomba carta dinanzi alla parrocchia di Caivano, quando il capo dei 5S traccia un bilancio di questa giornata. Così lontana così diversa – per clima, e per stati d’animo – da quella che lo faceva sorridere durante la campagna per le amministrative, al fianco del suo ex ministro Manfredi.

Presidente Conte, una piazza piena e giustamente solidale pro Ucraina. Ma non tutti sanno che arriveranno tempi durissimi anche per noi. Lei pensa sempre che fosse una scelta inevitabile mandare armi al presidente Zelensky?
“È stata una decisione sofferta, molto. Per me e per tutta la nostra comunità: l’obiettivo della pace è nel nostro dna e per questo auspichiamo sempre soluzioni politiche, ma l’aggressione russa impone un sostegno per garantire al popolo ucraino il diritto a difendere la propria comunità, la propria terra e la scelta della libertà e dell’autodeterminazione”.

Alle porte c’è il rischio di spirali di paura e speculazione, un mix pericoloso. Come primo partito in Parlamento, quali sono le azioni concrete, in termini di priorità, su cui chiedete l’impegno di Draghi?
“Alla crisi militare si accompagnano diffuse sofferenze economiche e sociali, in Italia come in Europa. Voglio ribadirlo: il M5s ha dato mandato a Draghi per un intervento straordinario, immediato, per evitare che siano famiglie e imprese a pagare la crisi: caro benzina e caro bollette sono realtà che non possiamo ignorare”.

Quindi?
“L’Italia deve spingere per un Piano straordinario sulle rinnovabili da finanziare con un Energy Recovery Fund. Questa guerra preme ogni giorno sul nervo scoperto dell’approvvigionamento energetico. Dobbiamo diversificare, puntare all’energia pulita e renderci indipendenti dal gas russo”-

Lei torna a Napoli dove è radicato il processo civile che ha determinato i giorni confusi del Movimento. Ricorsi e cavilli appartengono ai Tribunali e non alla politica. Ma il tema ora è: su quale identità e battaglie precise intende far rinascere il Movimento?
“Partiamo però da un dato. Oltre il 90 per cento delle preferenze, tra chi ha votato : è la conferma dì una forte volontà politica per il nuovo corso e lo statuto che ne costituisce il fondamento. Oggi i tanti cittadini che mi hanno fermato per strada mi hanno chiesto di non mollare mai su giustizia sociale, lotta per legalità e ambiente. È proprio la nostra direzione. La lotta contro gli stipendi da fame e per l’approvazione del salario minimo, l’accelerazione sulle rinnovabili e un Piano straordinario di sostegno a famiglie e imprese sono le emergenze su cui non va perso neanche un minuto”.

Presidente, siamo in territori dove si continuano a sciogliere i Comuni per camorra. Con Letta vi preparate a correre insieme per le amministrative. Ha ancora un valore l’antimafia dei fatti e la questione impresentabili? Farete uno screening severo per le liste?
“Reagiremo sempre a muso duro e senza fare sconti sulla legalità. Dobbiamo creare una rete politica, sociale ed economica attorno a chi si batte contro la criminalità”.

Lei ha appena visto don Patriciello.
“L’atto intimidatorio contro don Patriciello e la sua comunità è inaccettabile: sono voluto passare da lui per fare sinceri auguri di buon compleanno e per testimoniargli la nostra forza politica. E per metterla a disposizione di tutti coloro che non si arrendono alla criminalità organizzata e al malaffare, perché inquinano la parte sana della società e succhiano le nostre migliori energie”.
 

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/03/13/news/conte_noi_col_sud_che_soffre_le_conseguenze_di_questa_guerra-341287443/?rss

Cosa fare in città

Archivi

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?