
Università, la “Federico II” pronta a tornare in presenza a settembre e a recepire il decreto anti Covid approvato dal presidente del Consiglio Mario Draghi che prevede il possesso di Green Pass per docenti, personale amministrativo e studenti fino al 31 dicembre. In questa settimana saranno discussi i dettagli del piano per accogliere i nuovi iscritti e gli universitari, anche in vista degli esami, previsti a partire dal primo settembre. L’inizio delle attività didattiche potrebbe slittare dal 15 alla fine dello stesso mese.
“Applicheremo il decreto – conferma il rettore Matteo Lorito – la nostra università era già proiettata verso il ritorno in presenza e ci lavoriamo da tempo. I docenti e il personale amministrativo dovranno essere in possesso di Green Pass. Tutti gli studenti sono invitati a venire in presenza, per loro procederemo con controlli a campione. Nel caso dei ragazzi il discorso è un po’ più delicato ma la norma non lascia dubbi”.
Sul tavolo, quindi, anche controlli ed eventuali sanzioni. Prof e universitari dovranno essere muniti della carta verde per frequentare le lezioni che saranno sostanzialmente in presenza o nel caso in cui non sia possibile garantire il distanziamento – trasmesse in più aule attrezzate per il collegamento. In questa prima fase non ci saranno controlli agli ingressi delle diverse facoltà ma si procederà a campione per verificare il possesso del certificato. In settimana potrebbero essere stabiliti ulteriori tipi di verifiche e, se necessario, saranno applicate le sanzioni previste dal ministero. Proprio le sanzioni, al momento sospensione al quinto giorno di assenza ingiustificata e decurtazione dello stipendio, sono nel mirino dei sindacati che chiedono tamponi gratuiti e oggi incontreranno a Roma il ministro della Scuola Bianchi e giovedì 26 la ministra all’università Messa anche per mettere a punto un protocollo sulla sicurezza.
“Al momento non è ancora chiaro quali saranno gli effetti sullo stipendio dei docenti universitari – spiega Gianni Niola, responsabile Cgil università a Napoli – siamo favorevoli alla vaccinazione ma prima di mettere le mani nelle tasche dei lavoratori occorre trovare un accordo con i sindacati”.
Tornando alla Federico II, gli studenti con esigenze particolari o problemi di salute potranno chiedere all’ateneo un’autorizzazione per continuare a seguire i corsi a distanza con la piattaforma Teams. Se necessaria la Dad, sarà erogato a distanza solo un terzo delle ore previste per ogni corso. Le verifiche e gli esami si svolgeranno sempre in presenza. Stesso discorso per i laboratori, organizzati in modo da dare spazio a tutti ma in sicurezza. Garantito l’uso delle mascherine.
Per snellire le procedure di controllo del Green Pass sono al vaglio anche altre ipotesi, dall’uso di una applicazione a una dichiarazione da rilasciare al momento dell’iscrizione. Il sindacato studentesco Link chiede tamponi antigenici gratuiti, continuità didattica per i ragazzi privi di certificazione e una campagna informativa sull’efficacia dei vaccini. Le sedi dell’università che si trovano al centro storico sono quelle che richiedono una maggiore attenzione per il ritorno in presenza. Per garantire il distanziamento si potrà ricorrere alla rotazione con lezioni a distanza un giorno a settimana. La Federico II è inoltre in trattativa, attraverso il ministero, per l’acquisto di uno o due fabbricati proprio al centro antico. Per quanto riguarda il polo di Scienze infermieristiche a Scampia non si partirà a settembre, il cantiere non è ancora stato consegnato dal Comune. I corsi, nei primi tre piani già ultimati della struttura, dovrebbero cominciare tra inverno e primavera prossimi, quindi dal secondo semestre. Per l’avvio della parte assistenziale bisognerà invece ancora attendere.