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Da Massa Lubrense il lavoro dei volontari per ripulire il fiordo di Crapolla

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Si cammina per più di un’ora. Prima un sentiero che parte da Torca, uno dei borghi più caratteristici ai confini della penisola sorrentina nel comune di Massa Lubrense e poi 700 gradini per arrivare all’insenatura sul mare. Le guide propongono di portarsi molta acqua, ma appena giunti sulla spiaggia si apre uno scenario da paradiso di fronte all’isola dei Galli.

Eppure il fiordo di Crapolla non è così irraggiungibile da essere salvo. Quindici sacchi grandi di rifiuti sono stati raccolti per ripulire la spiaggia dall’immondizia, che aveva contaminato uno dei luoghi più suggestivi e protetti della Campania. Soprattutto plastica, bottiglie di vetro, sacchetti vuoti, ma anche resti di cibo e mozziconi di sigaretta. Segni tangibili lasciati da teppisti dell’ambiente, arrivati per lo più con motoscafi, in gita nel tratto di mare che congiunge la costiera amalfitana a quella sorrentina. “A volte i rifiuti li porta il mare durante le giornate di maltempo, troppo spesso li lascia chi si ferma in gita” sostiene chi ha lanciato l’allarme. La segnalazione sullo scempio ambientale è arrivata dai volontari dell’associazione “Torca Crapolla” che hanno messo in moto la macchina organizzativa della bonifica.

L’Area Marina Protetta di Punta Campanella si è attivata con il Comune di Massa Lubrense, organizzando un’operazione che ha coinvolto più partner. I rifiuti raccolti sono stati trasportati via mare, a bordo dei motoscafi messi a disposizione dal Parco, e consegnati a Terra delle Sirene per lo smaltimento. Per il futuro saranno potenziati i controlli per proteggere una zona vietata per le sue caratteristiche ambientali. A violare il fiordo soprattutto turisti campani, arrivati con le loro barche per trascorrere la giornata di mare nella calette tra le più suggestive d’Italia.

E’ il presidente dell’Area protetta di Punta Campanella a fare appello al senso di responsabilità di tutti. Spiega Lucio Cacace: “Ricordiamo che a Crapolla, come in altre baie raggiungibili soltanto a piedi, non esistono punti di raccolta e che i rifiuti che si producono vanno riportati indietro. Tutti devono sentirsi responsabili e guardiani dei luoghi che frequentano”. Stretta, invece, su chi arriva in motoscafo: “A breve saranno anche installate alcune boe dinanzi allo specchio acqueo di Crapolla, per evitare l’ingresso di imbarcazioni in un sito che, ricordiamo, è zona B dell’Area Marina Protetta e quindi interdetto alla navigazione a motore e all’ancoraggio”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/07/18/news/il_lavoro_dei_volontari_per_ripulire_il_fiordo_di_crapolla-310792699/?rss

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