
“Chiedo che il commissario nazionale renda pubblici i dati sui vaccini distribuiti regione per regione in base alla popolazione e che sia reso pubblico il dato delle tipologie dei vaccini distribuiti”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca in un’intervista che andrà in onda stasera a “Porta a Porta”.
“La Campania – ha detto – ha il 9.6 per cento della popolazione italiana, ci spetta quella percentuale di dosi. Ora ce ne danno un pò di più di Astrazeneca su cui c’è stato qualche rifiuto, a mio parere sbagliato. Ma non possiamo obbligare i cittadini. A me interessa che ci sia in Italia lo stesso impegno per tutti i cittadini del paese, credo che l’impegno sia quello e sia importante mantenerlo oggi, non quando siamo passati a miglior vita. Io sono d’accordo con il commissario Figliuolo quando dice che dobbiamo avere criteri omogenei in tutta Italia. Cominciamo ad averne anche nella distribuzione dei vaccini, la Campania ha accettato che andassero prima più vaccini in Regioni con più anziani ma con l’accordo che poi si rispettasse il numero di vaccini rispetto alla popolazione: ad oggi mancano alla Campania 250.000 dosi”.
“Vorrei dire con linguaggio da omelia: con quale coscienza si accetta di togliere alla Campania queste dosi? Siamo all’avanguardia per percentuali di utilizzazione e quindi siamo in grado di somministrare tutto, attendiamo che ci sia questa operazione di equità e di giustizia perché nei mesi passati è stato fatto un furto nei confronti della Campania”. De Luca è anche tornato sulla vicenda del contratto con Sputnik: “Il dato di fondo – ha detto – è la mancanza di vaccini che drammatizza tutti i problemi. Un mese fa ho fatto un contratto con l’azienda produttrice di Sputnik e apprendo che in questi giorni la Baviera, la regione più ricca della Germania, sta facendo un contratto come la Campania e che la Germania sta lavorando per procurarsi venti milioni di dosi di vaccino Sputnik. Mi domando: cosa sta facendo l’Italia? Perché dorme in piedi? La Germania si muove, l’Italia no. Io mi farei lo Sputnik senza problemi, lo stanno usando a migliaia a San Marino”.
Il governatore torna anche sulla questrione veccini sulle isole: “Le isole covid free si faranno – sottolinea – senza polemiche. Ora stiamo vaccinando gli over 80, i fragili, i 70enni, i 60enni. Quando finiamo questo cosa facciamo? Magari abbiamo dosi di Astrazeneca e possiamo farle a una popolazione limitata di isole che sono un brand mondiale come Capri e Ischia”.
“Capri e Ischia – ha detto – possono darci una ricaduta enorme. Cominciamo quando finiamo gli anziani e i fragili, ma i centri vaccinali hanno una loro autonomia, quando ci sono residui è meglio usarli per vaccinare quante più persone possibile. Possiamo muoverci con tranquillità, spirito unitario e onestà intellettuale. Per il turismo i tempi sono decisivi, se entro maggio non prendiamo misure regaleremo a Spagna, Grecia e Croazia milioni di turisti”.