Dovrebbero mancare ancora poche ora alla fine dell’emergenza idrica per i cittadini di Afragola, Cardito e Casoria dopo la rottura delle condotta regionale nelle campagne di Caivano. Dalle 14 di domenica scorsa è mancata l’erogazione dell’acqua potabile nelle case. Una situazione che ha interessato almeno 160 mila cittadini che sono stati costretti a munirsi di taniche e recarsi presso i punti di erogazione dell’acqua che i comuni hanno organizzato con autobotti.

Scene da paesi del terzo mondo, con gente in fila per riempire qualche tanica di acqua del tutto insufficiente a soddisfare i bisogni essenziali. La condotta idrica regionale, quella che parte da San Clemente – Tredici, frazione di Caserta e porta l’acqua in diversi comuni di Napoli Nord (37 chilometri di tubi di cemento) è saltata in un punto localizzato nelle campagne intorno a via Salvemini, a Caivano, nella zona di Pascarola.
Una rottura che ha causato l’allagamento delle campagna circostanti. Se fosse saltata nel tratto che passa sotto le case della zona, avrebbe sicuramente causato danni maggiori. Sul posto, da domenica scorsa, sta operando una ditta specializzata per ripristinare la condotta. Lavori complessi che sono andati avanti anche per tutta la notta.
Sul posto è arrivato il pezzo della condotta da sostituire, mentre i sindaci si sono attivati per creare dei bypass alla condotta idrica in modo da convogliare nelle tubature comunali l’acqua di altri rami. Bypass sono stati attivati ad Afragola e Cardito, ma la pressione dell’acqua non è sufficiente per arrivare ai piani alti. A Casoria, invece, il comune più popoloso con 80 mila abitanti, è stata trovata una soluzione diversa. “La concessionaria del comune – afferma Salvatore Parisi, membro dell’esecutivo di Ente Idrico campano – ha chiesto l’intervento di ABC Napoli”. I lavori di ripristino proseguono a ritmo serrato. Il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, ha fatto sapere che dopo la riparazione della condotta, è necessaria un’ispezione sull’intera rete “perché la crepa era molto vasta”. Il ritorno alla normalità, in ogni caso, dovrebbe essere questione ancora di ore.