Capri salvaguardi la sua bellezza. Senza più abbassare la guardia. All’indomani della notifica delle 19 ordinanze di custodie cautelare per la pesca di frodo dei datteri di mare, con consistenti danni ambientali ai Faraglioni, Federalberghi rinnova il suo appello per candidare l’isola all’iscrizione nell’elenco dei beni tutelati dall’Unesco. “Non dobbiamo lasciare a nessuno la possibilità di venire a danneggiare casa nostra, ancor più se per un tornaconto personale ed illegale. – dice il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo – Chiediamo con forza azioni di controllo e di tutela, che venga finalmente istituita l’area marina protetta e chiediamo alle istituzioni di dar forza alla nostra richiesta di candidare al Patrimonio Unesco tutta l’isola di Capri e la sua baia oltre ai faraglioni, come era nelle prime intenzioni”. Il numero uno degli albergatori dell’isola annuncia anche che la richiesta trova il favore dei “tantissimi amici sparsi nel mondo. E aggiunge: “E’ nostra intenzione procedere ad una raccolta internazionale di firme che darà senz’altro la misura di quanto questa esigenza abbia travalicato i confini naturali dell’isola e quelli più ampi della società civile”.

“Potrebbe essere una buona idea – è il commento del sindaco di Capri, Marino Lembo – ma l’importante è soprattutto che l’isola abbia sempre maggiori strumenti per la tutela del suo patrimonio naturale e paesaggistico. L’inasprimento delle normative, che ha portato agli arresti di ieri, è già un chiaro messaggio deterrente per i pescatori di frodo: ora auspichiamo pene esemplari, si sappia cosa rischia chi rovina il nostro ambiente. Dal canto nostro – aggiunge il primo cittadino – ci costituiremo parte civile contro chi ha perpetrato un danno ambientale a uno dei luoghi più iconici dell’isola, (lo farà anche Federalberghi Isola di Capri, ndr). Chiederemo anche i danni d’immagine. Abbiamo già dato mandato a un pool di esperti di stabilire e quantificare il danno all’ecosistema provocato da questa scriteriata azione, che si è prolungata nel tempo e che finalmente è stata debellata”.

Il sindaco di Capri sottolinea anche come “l’iter per l’istituzione dell’area marina protetta stia proseguendo, grazie all’impegno congiunto delle due amministrazioni dell’isola, e con un maggiore favore da parte della comunità e degli operatori, forse anche perché una delle lezioni della drammatica esperienza della pandemia è che occorre vivere in maniera armonica con il nostro contesto naturale, mare in primis”. Sul tema dell’istituzione dell’area marina protetta, che in passato aveva registrato anche voci discordi nel tessuto imprenditoriale dell’isola, si è espressa anche Paola Mazzina, che a Capri gestisce un assessorato ad hoc: “Oggi punto l’indice contro il continuo attacco che subisce il territorio marino e le spregiudicate aggressioni che vengono realizzate da questi veri e propri criminali del mare. Diventa ancora più urgente l’istituzione dell’area marina protetta dell’isola di Capri, che rappresenta una risposta definitiva per contrastare le diverse forme di aggressione che subiscono le nostre coste”.
Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/03/24/news/capri_faraglioni_datteri_sindaco-293621514/?rss