Svolta nelle indagini sulla sparatoria che il 16 giugno scorso in vico lungo San Matteo ai Quartieri Spagnoli, in pieno centro di Napoli, provocò il ferimento di due incolpevoli passanti. Le indagini della squadra mobile diretta da Alfredo Fabbrocini hanno portato all’arresto di sei persone: c’è anche un minorenne.
Secondo gli inquirenti, il raid avrebbe rappresentato una delle puntate di una faida familiare fra due famiglie dei Quartieri Spagnoli, i Valentinelli e i Verrano divampato nel novembre 2017, quando Francesco Valentinelli, all’epoca dei fatti 23enne, uccise Gennaro Verrano a colpi di pistola, dopo averlo atteso mentre tornava a casa in scooter insieme alla moglie e al cane.
L’ipotesi è che esponenti legati alla famiglia Verrano, il pomeriggio del 16 giugno scorso, abbiano sparato per colpire i rivali colpendo invece il restauratore, artigiano e scultore di 56 anni Enrico De Maio e l’operaio di 62 anni Vittorio Vaccaro.
Le indagini
Le indagini hanno preso in esame, oltre all’agguato del 16 giugno, anche un altro episodio, una sparatoria in strada avvenuta il 31 marzo. Per il ferimento dei due passanti sono sono indagati Giuseppe Basile, di 24 anni, Francesco Cannola, di 23, e Carmine Nocerino, di 25, in concorso con un ragazzino di 16 anni. Sarebbe stato proprio il minore a sparare all’indirizzo di un parente di Valentinelli e ha ferire per errore i due innocenti.
Massimiliano Verrano, di 42 anni e Mario Marotta, di 22 anni, (quest’ultimo è l’unico ad aver ottenuto gli arresti domiciliari) devono rispondere insieme a Cannola del raid del 31 marzo, quando furono esplosi colpi di pistola all’indirizzo di una donna affacciata al balcone
