Doveva essere un concerto unico, quello dei 24Grana la sera del 26 al Duel di Pozzuoli (apertura porte ore 20). E invece il tutto esaurito al botteghino ha obbligato al bis, il 28.
Naturalmente, la gioia del frontman storico, Francesco Di Bella, è lampante.
Non è un tour invernale bensì un concerto per stare una notte con il popolo della vostra Napoli. Perché questa idea?
“È una vecchia tradizione che avevamo, quella di suonare nelle feste natalizie. Così diamo la possibilità a chi vive all’estero e torna in città per le vacanze di ascoltarci dal vivo”.
È appena uscito il vinile di “Ghostwriters” (La Canzonetta), peraltro in colore azzurro. A questo punto in tanti per il live si aspettano un nucleo di titoli da questo album..
“È probabilmente il disco da cui peschiamo di più ed è sicuramente dal punto di vista stilistico e del songwriting quello che preferisco. C’è la melodia classica e il suono forestiero”.
Prima la reunion di primavera, poi i concerti estivi, ora la tappa natalizia. In questi mesi insieme avete composto pezzi nuovi? Li suonate al Duel?
“Non abbiamo ancora avuto modo di comporre nuovo materiale, a parte il brano dedicato a Lorenzo Orsetti e contenuto nella compilation “Her dem amade me” in favore dell’esercito di liberazione kurda in Rojava. Troveremo, tra i tanti impegni personali, anche il tempo di preparare nuovo materiale di sicuro”.
Ha pubblicato “Play with Me”, cioè i suoi brani in formato “cover” con tanti amici-partner, e nel recente passato ha lavorato al progetto solista Ballads. Ora la priorità pare nuovamente la band 24Grana…
“La mia priorità è comporre musica e ciò si sviluppa di volta in volta in progetti diversi. Al momento sono al lavoro sul mio terzo album di inediti; dopodiché vedremo per i 24.
Posso dire che abbiamo tanta voglia di scrivere e suonare assieme”.
Al Duel avrete ospiti particolari sul palco ?
“No, ma c’è una line-up differente, con Felice Calenda al basso che prende il posto di Armando Cotugno, impegnato a Londra. Alle tastiere invece ci sarà Roberto Porzio. Convocare ospiti è una bella sensazione ma a volte rischia di diventare artificiosa”.
I Mondiali in Qatar sono terminati. Sta per ripartire la serie A. Lei, tifosissimo, cosa percepisce dal Napoli di Spalletti?
“Non vedo l’ora di tornare allo stadio. Quest’ anno è come assistere a grandi concerti. Ho da poco ricevuto in dono da un amico collezionista il poster che ritrae il vecchio San Paolo in veduta aerea durante Napoli-Fiorentina dell’87. Era la partita del primo scudetto azzurro. L’ho incorniciato e appeso nella stanza di mio figlio. Speriamo porti bene”.
