
Anche adesso stiamo lavorando molto bene, temevamo un settembre come giugno e invece gli ospiti stanno arrivando, soprattutto con il last minute: le abitudini sono cambiate, la finestra delle prenotazioni ora è molto più corta rispetto ai 60-90 giorni di un tempo”. Numeri comunque lontani da quelli del 2019, sottolinea il general manager del Miramare di Sant’Angelo: “Di ripresa non possiamo ancora parlare. Noi paghiamo le conseguenze della diminuzione dei voli da parte delle compagnie aeree, a differenza delle regioni del Nord raggiungibili anche in macchina da diversi Paesi europei e dove infatti hanno avuto un’intera stagione eccezionale. Quest’anno infatti abbiamo retto sugli stranieri che potevano volare, come americani e norvegesi.
Gli inglesi, i tedeschi, i russi, il ‘core business’ della nostra isola, sono venuti un po’ a mancare. Abbiamo anche pagato una situazione di incertezza qui in Italia mentre altri Paesi facevano marketing dicendo che sul fronte Covid la loro situazione era ottima, raccogliendo più prenotazioni rispetto a noi”.Si guarda già al 2022, non solo per il possibile ritorno di Angela Merkel: “Sono già arrivate richieste dall’Australia, quindi significa che un minimo di speranza in più per il turismo c’è. La gente fa più affidamento al fatto che potrà partire e anche le compagnie aeree stanno rimettendo i voli. Purtroppo noi al Sud siamo vincolati a questo e su questo dobbiamo lavorare”.
Morieri conclude offrendo due “consigli” al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per recuperare il terreno perduto sul turismo: “La prima cosa da fare – spiega – è un piano turistico strategico regionale, globale, come già accaduto in altre regioni. Il turismo è un settore strategico per noi, anzi è l’unico modo che abbiamo per ‘campare’ qui dove non ci sono più industrie, non c’è più niente: l’unica cosa che abbiamo ancora e che non ci possono togliere sono le bellezze del territorio, siamo meta turistica da sempre e non vedo perché non dovremmo primeggiare su altre destinazioni che hanno un’offerta minore. Poi gli direi di affidarsi a persone competenti, eccellenze che capiscono di questa materia e che in Campania abbiamo. Il turismo è fatto di tante cose, è collegato ai trasporti, agli appuntamenti e alle fiere, è un discorso ampio e non può essere maneggiato da chiunque”.