
Una cartella sul computer nella sua stanza. “Green pass rubati” è il nome dei file pronti ad essere venduti a “no vax” che volevano sfuggire ai controlli.
Nella sua casa, a Gragnano, in provincia di Napoli, certificazioni verdi, banconote e carte di identità false.
I carabinieri della stazione del Comune dei monti Lattari hanno arrestato in flagranza di reato un 26enne del posto per commercializzazione, fabbricazione e introduzione nello Stato di banconote e documenti contraffatti. Nella sua abitazione hanno trovate 39 carte di identità false, 44 banconote da 20 euro contraffatte e 4500 euro in contante di vario taglio la cui origine non è stata chiarita.
E ancora 15 carte di pagamento intestate ad altre persone, un computer e una stampante utilizzata per riprodurre le banconote. Tra i file nell’hard disk del pc, in una cartella rinominata “green pass rubati”, alcune matrici utilizzate per falsificare Green pass. Molte certificazioni verdi erano pronte per essere stampate e riportavano già i dati anagrafici di altre persone, sicuramente inconsapevoli dell’utilizzo dei loro dati sensibili. Furti di identità per dare un lasciapassare falso a chi non vuole vaccinarsi contro il Covid, nonostante gli obblighi introdotti dal governo Draghi per fermare l’epidemia.
Il giovane è ora ai domiciliari, in attesa di giudizio. Gli investigatori indagano per capire se il giovane agiva da solo o facesse parte di un’organizzazione per la falsificazione di documenti.