
Le anomalie nel tesseramento al Pd in vista dell’annunciato congresso provinciale in Irpinia (poi annullato) erano state denunciate da tempo. Ora è ufficiale l’intervento del partito da Roma: la segreteria nazionale ha sospeso oltre 2.500 richieste di tesseramento per l’anno 2021. “Dalle verifiche effettuate dal servizio informatico del partito – spiega una nota del Pd – è emerso, infatti, che circa 1.300 tessere sono state richieste tramite l’utilizzo di carte di credito prepagate emesse dalla stessa emittente, con identità delle prime cifre e medesime date di scadenza. È stato inoltre riscontrato, nella fase di registrazione online, che un numero assai ampio di email (oltre 1.000), fornite dai richiedenti, appartenevano al dominio internet, appartenente a una singola associazione, e riguardavano iscrizioni avvenute negli ultimi giorni di tesseramento, fra il 2 e il 5 novembre 2021”.
Un pasticcio che imbarazza anche il commissario inviato da Letta ad Avellino, il deputato pugliese Michele Bordo, che aveva cercato di riportare l’unità in una federazione dilaniata da veleni e antiche rivalità personali. A sollevare il caso anche la denuncia del dirigente irpino Franco Vittoria, della direzione nazionale del Pd, che aveva sollecitato l’intervento di Letta “per fermare questa giostra, qui c’è ormai una guerra tra potentati che comprano le tessere”. Seimila iscritti in una sola notte. Si capiva che qualcosa era andato storto. “Non sono volti purtroppo, non sono corpi – aveva segnalato Vittoria – ma carte ricaricabili che dispongono bonifici, tutto qui. Online, un clic e ce la fai”.
Come già era stato annunciato nelle scorse settimane la segreteria nazionale del PD aveva deciso di “sospendere le richieste di tesseramento chiedendo alla Federazione di Avellino di certificare la platea degli iscritti escludendo le transazioni anomale, al fine di garantire la regolarità del tesseramento e della prossima fase congressuale. I titolari delle transazioni anomale, la cui richiesta di tesseramento è stata sospesa, potranno chiedere la restituzione delle somme versate oppure confermare personalmente l’iscrizione al Partito Democratico”. Ora scenderà in campo la commissione provinciale di garanzia che dovrà verificare quanti, tra i 2500 tesserati sospetti, confermeranno personalmente l’iscrizione.