
Sogna, un giorno, di portare a Napoli – magari già l’anno prossimo al Mercadante – o a Pompei il suo spettacolo teatrale sul primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, Nobel per la Pace nel 1994, assassinato da un ebreo estremista dopo aver preso parte a un comizio a Tel Aviv. “Ne ho parlato con Roberto Andò (direttore del teatro Nazionale di Napoli, ndr) – dice – e sono molto legato a Napoli, qui ho fatto la regia di Otello per il San Carlo, Pompei è un luogo straordinario”.
Ospite dell’Ischia Global Fest che ha preso il via oggi, il regista israeliano Amos Gitai si dice onorato di ricevere “un premio intitolato a Luchino Visconti, in un’isola a cui era tanto legato e dove riposano le sue ceneri. L’insegnamento dei grandi maestri italiani lo sento sempre in me, scolpito come una roccia”.
Si dice soddisfatto per il successo di critico e pubblico di “Rabin, chronique d’un assassinat”, che ha portato in scena al Théâtre du Chatelet, abbinato ad una mostra alla Bibliothèque François Mitterrand e, l’imperioso Castello aragonese sullo sfondo, sottolinea convinto: “Penso sia fondamentale in questa epoca continuare a parlare di uomini come Rabin, bisogna guardare al passato ma senza nostalgie per ispirarsi e trovare idee per il futuro”.
Di Visconti Amos Gitai ammira, in particolare, “la straordinaria capacità nella finzione raccontare gli eventi storici. Il Gattopardo, La caduta degli dei, Morte a Venezia, tutti capolavori che mi hanno segnato. Visconti è e sarà sempre un esempio per qualunque regista di qualunque paese”.
Premiato nella prima serata della diciannovesima edizione del Global, in quanto – si legge nella motivazione – “protagonista della scena culturale internazionale, produttore, sceneggiatore, architetto e testimone da mezzo secolo della difficile convivenza tra arabi e israeliani attraverso documentari e celebri opere di finizione, apprezzati nei maggiori festival di tutto il mondo”, Gitai ha dunque inaugurato la settimana di eventi, approfondimenti, proiezioni e mostre che – sull’asse tra l’Italia e Hollywood – racconterà, fino al 25 luglio, la grande ripartenza del cinema nel post-pandemia.