
Juan Carrito ha lasciato Roccaraso. L’orso, diventato famoso negli ultimi due mesi per le passeggiate in centro e le incursioni in pasticceria a caccia di biscotti, è stato allontanato ieri mattina. Il personale tecnico scientifico e veterinario dei Parchi nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e della Maiella, in collaborazione con i carabinieri forestali, ha catturato l’esemplare M20, ovvero Juan Carrito, e lo ha trasferito in una zona naturale e isolata.
L’orso si è risvegliato ed è monitorato costantemente. Nelle prime immagini, Juan corre nella neve: la speranza è che si riavvicini alla natura lasciandosi alle spalle la familiarità con gli esseri umani. “L’obiettivo – spiegano i responsabili del Parco – è indurre l’orso a modificare il proprio comportamento fortemente condizionato da una estrema confidenza nei confronti degli esseri umani e dal loro cibo, rilasciandolo in un contesto montano isolato”.
Juan Carrito ormai era diventato una attrazione anche in rete: sono virali le foto dell’orso che beve alla fontana del paese e che si mette quasi in posa per uno scatto durante una scorribanda. Figlio di Amarena, ultimo di 4 fratelli, si chiama così perchè è stato avvistato per la prima volta a Carrito (frazione di ortona dei Marsi) e i veterinari gli associarono lo spagnoleggiante Juan. L’orso è cresciuto in un ambiente fortemente antropizzato e si è subito abituato alla possibilità di reperire cibo facilmente all’interno dei cassonetti o (negli ultimi tempi) in locali e nei pressi di appartamenti. L’avvicinarsi della stagione sciistica e l’arrivo dei turisti hanno contribuito a rendere necessario il trasferimento dell’orso.
L’operazione e la scelta del luogo di rilascio è stata realizzata sulla base di analisi e valutazioni eseguite dai tecnici del Pnalm e della Regione Abruzzo con l’autorizzazione al Ministero della Transizione ecologica. Il luogo individuato “non è proprio ideale – precisano i responsabili del Parco – perché sarebbe opportuno allontanare maggiormente Carrito dalla zona in cui è cresciuto”.
Fondamentale nell’operazione il ruolo dei carabinieri che ha assicurato un elicottero per effettuare la traslocazione da Roccaraso all’area di rilascio. In altri contesti nazionali e internazionali un orso come Juan Carrito sarebbe stato con tutta probabilità messo in cattività. Se questo primo allontanamento non dovesse dare i risultati sperati, si procederà a trasferire Juan in territori più lontani. “Abbiamo l’obbligo – concludono gli esperti – di attuare tutte le soluzioni possibili per garantire a J.C, un orso bruno marsicano, una vita libera”.