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La Reggia di Caserta mette il fiocco di San Leucio in partnership con il panettone Saltarelli

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CASERTA – Un restauro che valorizza il territorio, quello che il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei ha voluto con il suo staff per il complesso vanvitelliano – dove per la prima volta dopo molti anni i visitatori potranno vedere in toto la collezione Terrae Motus del gallerista e mecenate Lucio Amelio, passando dalla sezione Ottocentesca, con le stanze più intime dei sovrani, Giocacchino Murat e Francesco II, le camere da letto con i poderosi baldacchini a cui è stata restituita la dignità con le sete di San Leucio offerte dal Consorzio dei produttori e dalla Camera di Commercio casertana, alle retrostanze del Settecento.

“Con un lavoro che non si ferma mai – dice l’architetto Maffei – stiamo assicurando alla Reggia, che chiamo con questo solo appellativo, le sue funzioni e prerogative di grande attrattore turistico e culturale, aprendo prospettive, che è poi il lavoro che Vanvitelli ha fatto per questo enorme edificio. Un principio che abbiamo cercato di rispettare anche nell’esporre la collezione Terrae Motus, che in diverse stanze si vede da altre, attraverso porte semiaperte o inquadrando infilate di sale, offrendo così diversi punti di osservazione”.

Il complesso restauro proseguirà per i prossimi quattro anni, ma la Reggia non chiuderà, anzi. Un restyling hanno vissuto anche il bookshop di Eddy e Vladimiro Colonnese, figli di Gaetano Colonnese, per anni editori e librai antiquari e di una raffinata “varia”, nel cuore della Napoli antica, e la caffetteria, a sinistra prima dell’uscita sul parco con la vista sulla cascata. Questa, affidata a un giovane imprenditore, Marco Ferrara, vive una nuova vita nello stile più adeguata e al livello di un museo internazionale di oggi.

Tra le iniziative, quella di affidare la creazione di un panettone caratterizzato da un “segno” del territorio con le sue produzioni di eccellenza: gli ospiti della presentazione del restauro, tra i quali c’erano il produttore Angelo Curti, la casting director Costanza Boccardi, Tomas Arana, che ha collaborato con la galleria di Lucio Amelio nei suoi anni napoletani, pur continuando nella sua attività di attore (l’abbiamo recentemente visto in un episodio della seconda stagione della serie tv “Imma Tataranni Sostituto procuratore”), hanno percorso il nuovo itinerario progettato da Maffei con la presidente della Fondazione Donnaregina Angela Tecce che ha fatto da consulente in memoria degli anni in cui era in soprintendenza e Nicola Spinosa le affidò la cura delle mostre di arte contemporanea.

E gli ospiti hanno incontrato anche un buffet sobrio e insolito con il panettone prodotto per la Reggia dal maestro pasticciere di Cellole Dario Saltarelli, che ha ricevuto il premio Tre Stelle d’Oro Superior Taste Award, l’Oscar degli chef di Bruxelles dal 2017 al 2019 ed è stato autore del Miglior Panettone artigianale d’Italia a Torino nel 2016. Ora Saltarelli, originario di Padova, che quest’anno ha “inventato” un panettone al gelso e al lampone, insieme con quelli all’albicocca e alla mela annurca, che più che panettoni sono veri e propri dolci appena sfornati, li ha dedicati alla Reggia, di cui è partner ufficiale, con un fiocco prezioso di seta di San Leucio.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/12/17/news/la_reggia_di_caserta_mette_il_fiocco_di_san_leucio_in_partnership_con_il_panettone_saltarelli-379446556/?rss

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