“De Luca rappresenta a pieno titolo la crisi irreversibile della modifica del titolo quinto della Costituzione che ha creato un corto circuito istituzionale in cui il sistema di legislazione concorrente ha minato alla base il senso dello Stato. Ed ecco come un satrapo locale, attraverso un esercizio settimanale (in una tribuna televisiva) immagina di potersi porre al di sopra delle leggi e della Repubblica. Ignorando o facendo finta di ignorare che la chiusura eventuale delle scuole poiché in contrasto con quanto deliberato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri è illegittima ed inapplicabile (così come già chiarito dal Tar e dalla Corte Costituzionale)”. A parlare è l’avvocato Michele Sarno. Il legale, noto penalista che ha messo in rilievo la vicenda della violenza sessuale a giudizio a Benevento che tanto clamore aveva suscitato per le espressioni usate dal pubblico ministero nella richiesta di archiviazione a favore dell’uomo, è stato difensore di Gianfranco Fini e fino a poco fa ha assistito il re delle coop Vittorio Zoccola che a Salerno ha scoperchiato la vicenda delle turbative d’asta e degli illeciti che vede attualmente indagato il governatore De Luca e il suo cerchio magico. Sarno è anche consigliere comunale eletto a Salerno e, come candidato sindaco del centrodestra, in quella città ha raccolto circa 11 mila voti con il maggior numero di preferenze superiori alle liste che lo sostenevano.

“De Luca va dritto per la sua strada – dice nel suo intervento – ed attraverso l’invettiva e l’accusa cerca un nemico che lo alimenti e distolga l’attenzione dai problemi reali e dalla falsa narrazione trionfalistica che lo ha accompagnato negli anni. Ne ha per tutti consapevole che dal suo schermo, in cui è bandito il confronto, lo spot urlato accresce il dividendo del consenso e nasconde il proprio fallimento. E così con uno schema consolidato ,con voce perentoria e ben impostata, gioca la sua partita ignorando, però, che i cittadini ormai lo hanno capito ed aspettano fiduciosi l’intervento dello Stato nella speranza che questo governatore, senza controllo, dalla sua tribuna sia definitivamente mandato in tribuna”