martedì, 30 Maggio, 2023
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L’orso Juan Carrito: intervento d’emergenza per trasferire l’esemplare che è tornato nel centro di Roccaraso

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Dopo mesi di intensa attività di monitoraggio e dissuasione, condotta inizialmente dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in collaborazione con gli attori istituzionali Patom (Piano d’azione nazionale per la tutela dell’orso bruno Marsicano), il Parco Nazionale della Maiella, a supporto della Regione Abruzzo e in esito a interlocuzioni con la prefettura dell’Aquila e sindaco di Roccaraso, è in queste ore a Roccaraso (L’Aquila), impegnato in un’operazione per la tutela dell’orso Juan Carrito.

Da quando l’orso è uscito dalla tana un mese fa, le attività di monitoraggio e gestione sono entrate in una nuova fase: ora si procederà alla cattura dell’animale per un suo temporaneo trasferimento nell’area faunistica dell’orso di Palena (Chieti).

Passata l’emergenza, Juan Carrito sarà portato via e da allora partiranno iniziative per valutare se si possano ancora eliminare o ridurre i comportamenti problematici/confidenti e consentire la permanenza dell’orso nel suo ambiente naturale.

Negli ultimi giorni, nonostante la presenza dei tecnici e dei Carabinieri Forestali, a Roccaraso la curiosità dei turisti aveva generato situazioni di pericolosità. L’orso di 2 anni si presenta nel centro abitato anche in pieno giorno, la sua alimentazione è ormai costituita da soli alimenti di origine antropica, sparito ogni timore nei confronti dell’uomo. Una situazione, sottolineano dal Parco della Maiella, che ha richiesto un intervento per salvare il plantigrado da situazioni potenzialmente molto pericolose per sé e per le persone.

Juan Carrito è uno dei pochi individui di orso bruno marsicano che sopravvivono solo sull’Appennino Centrale. L’intervento attuale coinvolge tutti i soggetti istituzionalmente competenti, in primis la Regione Abruzzo, e ha ricevuto il parere favorevole di Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, e l’autorizzazione del Ministero della Transizione Ecologica: l’obiettivo è tutelare Juan Carrito e cercare di evitarne la captivazione definitiva. “Nel frattempo – si legge in una nota del Parco – chiediamo a chi si trova a Roccaraso di seguire le indicazioni ricevute dallo staff del Parco della Maiella e dai Carabinieri Forestali”.

Il Wwf

“L’orso o lo vogliamo o non lo vogliamo, se diciamo di volerlo, allora dobbiamo fare di tutto perché possa frequentare in maniera sicura e naturale i nostri territori, senza farne un animale da circo attratto nei paesi affinché i turisti possano fotografarlo con i telefonini”. E’ quanto dichiara Dante Caserta, vice presidente Wwf Italia, intervenendo nella vicenda dell’orso Juan Carrito, uno dei quattro della cucciolata di Amarena, negli ultimi tempi avvistato più volte a Roccaraso (L’Aquila). “L’Ispra, rispondendo a una richiesta del 3 marzo formalizzata da Parco Nazionale della Maiella e Regione Abruzzo di concerto con gli altri enti coinvolti – ricorda il Wwf – ha dato parere favorevole alla cattura dell’Orso M20”.

Il Wwf ricorda che l’orso marsicano è una specie presente solo in questo territorio con una sessantina di individui: “perderne anche solo uno sarebbe un duro colpo alla possibilità di salvezza dall’estinzione della popolazione e agli sforzi di conservazione messi in campo in primis da Parchi e associazioni, anche grazie a progetti come il LIFE ARCPROM “. L’orso, da tempo radiocollarato, ricorda ancora la nota Wwf, era stato già catturato lo scorso dicembre e rilasciato in montagna, ma poco dopo era tornato a frequentare Roccaraso.

Nell’area faunistica di Palena (Chieti) dove sarà portato dopo la cattura sono già presenti tre femmine di orso di origine euro-asiatica. “Pur nella consapevolezza che la complessità della situazione non poteva avere soluzioni semplici, resta da chiedersi se è stato fatto veramente tutto per evitare un passaggio così triste”.

“Sicuramente va dato atto al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise di aver messo in atto uno sforzo notevole seguire Juan Carrito, con collaborazione con enti come il Parco Nazionale della Maiella, per evitare la sua cattura: a tutti i veterinari, guardia-parco, Carabinieri-forestali va un grande ringraziamento. Ma sono mancate quelle attività gestionali e di prevenzione che si sarebbero dovute svolgere nelle aree interessate dalla presenza dell’orso, a partire da Roccaraso. Abbiamo visto comportamenti profondamente sbagliati che non hanno fatto altro che rendere sempre più confidente Juan Carrito. La mancanza di misure di prevenzione basilari come i cassonetti anti-orso, il ripetuto abbandono di cibo in strada, il continuo rincorrere l’orso anche con cani a seguito sono comportamenti che da anni si raccomanda di evitare e che invece si sono ripetuti per mesi senza alcuna sanzione”.

“Rischiare di perdere un giovane di orso marsicano, sottraendolo alla sua vita naturale per rinchiuderlo in un’area faunistica a causa di mancate azioni di prevenzione da parte di enti competenti, a partire dai Comuni, è un atto gravissimo per la conservazione della specie”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/03/05/news/lorso_juan_carrito_al_parco_della_maiella_intervento_demergenza_per_tutelare_lesemplare-340451528/?rss

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