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Museo archeologico, il messaggio di Franceschini: “Affascinante percorso di rinascita”

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Un libro per raccontare le meraviglie del Museo Archeologico Nazionale. Scritto da chi il museo lo vive quotidianamente e commentato da chi lo ama da tutta la vita. “Mann che Storia”, il nuovo libro pubblicato da Repubblica per la collana “Novanta/venti”  in edicola giovedì 31 gratis con il quotidiano,  è stato presentato oggi davanti ad un pubblico sia in presenza che virtuale, collegato via Facebook. Il volume, in tutto 240 pagine che descrivono capolavori e collezioni, racconta anche la “parabola culturale” vissuta dal museo in questi anni. Una “rivoluzione”, così come l’hanno definita in tanti, iniziata con la guida direttore Paolo Giulierini. È lui a firmare il testo e a introdurlo, visibilmente commosso, nell’auditorium realizzato proprio durante il suo primo mandato. “Sono emozionatissimo – dice –  Il Mann è indubbiamente il più importante al mondo per l’archeologia classica. Ma i suoi tesori non sono soltanto le collezioni straordinarie. C’è il pubblico a valorizzarle: le tante persone che ci seguono e danno valore al nostro lavoro alle nostre iniziative, creando una comunità democratica per la fruizione dei beni culturali”.

Arriva anche un messaggio di saluto dal Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini: “Questo libro – afferma – è un nuovo strumento per raccontare l’affascinante percorso di rinascita del più importante museo di archeologia romana del Mediterraneo. Il viaggio è stato intrapreso con la riforma del 2014, che ha finalmente riconosciuto piena dignità ai musei, fino ad allora semplici uffici delle Soprintendenze, e sta proseguendo giorno dopo giorno nella valorizzazione di un patrimonio straordinario”. 

Sulla stessa linea anche Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, collegato in video: “Ogni territorio del nostro Paese – dice – somma arte cultura e storia. Il compito di giornalisti è divulgarle per condividerle Repubblica apre le porte di un gioiello come il Mann e narra la storia dei suoi protagonisti, immortalati in statue e affreschi, che rappresentano il succedersi dei millenni”. Il giornale vettore di notizie, quindi, ma anche di cultura: “Repubblica – conclude il direttore – si afferma come un’agora della città, alla luce della nuova amministrazione comunale e dei tanti napoletani che si riconoscono nella memoria e identità di uno dei loro musei più importanti”.

All’incontro, moderato da Antonella Carlo (responsabile Ufficio Comunicazione del Mann), interviene Ottavio Ragone, responsabile della redazione Napoletana di Repubblica, che ha seguito passo dopo passo lo sviluppo del volume. “Si tratta – sostiene – di un atto di amore e di fiducia per la città. Il Mann dimostra perfettamente quanto Napoli sia una città piena di energie e di realtà che crescono e funzionano, dove buone politiche generano buone pratiche. Paolo Giulierini ha il grande merito di aver trasformato l’ex Palazzo degli Studi con una apertuta alla città e al Paese”.

Tra gli altri in sala, in presenza e remoto, Matteo Lorito (rettore dell’Università Federico II), il professor Luciano Canfora, gli antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola, la responsabile della direzione regionale per la Cultura Rosanna Romano. Arriva anche il sindaco Gaetano Manfredi, che ricorda come “grazie alla gestione di Giulierini il Mann abbia totalmente cambiato il concetto di museo nell’immaginario collettivo, da luogo per addetti ai lavori a punto d’incontro della città, soprattutto per i più giovani” “Mann che storia” include anche racconti e testimonianze di Alberto Angela, Sara Bilotti, Maurizio Braucci, Benedetta Craveri, Ippolita di Majo, Mimmo Jodice, Marisa Laurito, il rettore Lorito, Lorenzo Marone, Giuseppe Miale di Mauro, Elisabetta Moro, Alessandro Rak, Camila Raznovich, Mario Tozzi. 

La copertina è uno scatto d’autore di Jodice, che raffigura lo sguardo di uno dei “Corridori” in bronzo provenienti dalla Villa dei Papiri di Ercolano. Alle sezioni si affiancano 32 pagine fuori testo, con le fotografie di Riccardo Siano, che ritraggono le opere imperdibili del museo, in una “classifica” stilata dal giornalista di Repubblica Antonio Ferrara.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/03/28/news/museo_archeologico_il_messaggio_di_franceschini_affascinante_percorso_di_rinascita-343223343/?rss

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