Il seminario Conversazioni sull’Archivio. Il filo è lo sguardo (da Nord a Sud), in programma mercoledì 24 novembre 2021 dalle 9.30 alle 16 al Goethe-Institut Neapel a Palazzo Sessa in via Santa Maria Cappella Vecchia 31, promosso e sostenuto dal Goethe-Institut Neapel d’intesa con il Centro Studi Postcoloniali e di Genere dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, Villa Romana a Firenze e l’Istituto Storico Germanico di Roma, apre un focus biennale che l’Istituto di Cultura tedesco a Napoli dedica all’analisi critica del concetto dello sguardo da Nord a Sud nella tradizione europea riallacciandosi all’attuale dibattito postcoloniale. Con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli.

Il progetto Lavorare l’archivio 2_Sul guardare da Nord a Sud e sulla pratica della meraviglia, ideato e curato da Alessandra Cianelli, di cui il seminario è l’apertura, “lavorerà“ a due archivi in particolare, uniti idealmente da un stesso filo, ovvero lo sguardo da Nord a Sud, è articolato in due fasi: un seminario fissato il 24 novembre e una sessione di laboratori (semestre primaverile 2022) che vedranno la partecipazione degli studenti dell’Università L’Orientale come pure dell’Accademia di Belle Arti.
Al seminario (https://ilpaesedelleterredoltremare.wordpress.com/) partecipano relatori e personalità provenienti da diversi ambiti culturali e scientifici: Marina Brancato, docente di Antropologia visiva presso l’Accademia Belle Arti di Napoli, Iain Chambers, ricercatore indipendente, per molti anni docente di Studi culturali e postcoloniali del Mediterraneo presso l’Università L’Orientale, Liliana Ellena, storica, ricercatrice indipendente, BABE-ERC (Istituto Universitario Europeo di Fiesole), Lutz Klinkhammer, vicedirettore e referente per la Storia contemporanea presso l’Istituto Storico Germanico di Roma, Nikolaus Merkel, architetto nonché, proprietario archivio Landwehr (Braunschweig), Angelika Stepken, direttrice del centro di produzione d’arte contemporanea e di scambio internazionale Villa Romana Firenze, Tiziana Terranova, docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi, presso il dipartimento di Scienze umane e sociali Università degli Studi di Napoli L’Orientale.
Cianelli illustra il contenuto e il significato dell’evento: “Il seminario è pensato come una conversazione, una riflessione allargata sul tema dell’Archivio: quello con la A Maiuscola, grande Ossimoro della contemporaneità e sugli archivi altri: quelli minori, personali, biografici, fatti di oggetti, di pietre, di viste, di suoni e molto altro ancora laddove l’Archivio e gli archivi sfumano nella memoria nella biografia ed eventualmente nella biologia ed oltre. Che significa dunque Archivio? Cosa è un archivio e infine, a cosa servono gli archivi? Aperto, smontato, rimontato, raccontato e guardato da diverse prospettive disciplinari e attraverso pratiche di ricerca che hanno a cuore e al Cuore l’archivio, oggetto e soggetto di indagine: se ne parlerà sulla scorta delle esperienze sul campo di ciascun convenuto. Aprire e interrogare un Archivio fatto di passato, incarnarlo nel presente, che è un operazione chirurgica, un taglio, un incisione a volte dolorosa ma necessaria, significa essenzialmente guardare e pensare al futuro in un altro modo. Così il passato può essere quello che, ri-aperto ri-agito dà forma e informa il futuro. A questo anche può servire un Archivio.”
Tra le fonti di cui si discuterà nel seminario ci sono più di 1.000 fotografie scattate dal soldato della Wehrmacht Hilmar Landwehr in Campania, a Salerno, Amalfi, Atrani e Ravello, come pure nell’Italia meridionale tra il 1942 e il 1943. L’utilizzo dell’archivio fotografico nel contesto del progetto è possibile grazie alla gentile concessione del suo proprietario Nikolaus Merkel.
Alessandra Cianelli: “Il seminario è il punto di partenza per sviluppare la possibilità di guardare e ascoltare gli archivi al centro del progetto, con la consapevolezza del proprio posizionamento, in particolar modo attraverso la pratica artistica. Si tratta di guardare da nord a sud praticando la meraviglia per aprire archivi. Qui il sud è il Mediterraneo negli occhi di un fotografo tedesco, arrivato nel 1943 in Sud Italia, ma è anche, nell’Archivio coloniale, la sponda africana del Mediterraneo, l’Oltremare. Il Nord è la posizione da cui questi Sud sono guardati e anche da cui guardano a Nord in un gioco di rifrazioni in cui il Sud del fotografo tedesco è il Nord da cui partono i bastimenti per le colonie d’Oltremare, un Sud dove il mare che lo bagna è sempre il Mediterraneo.”
Attraversare il concetto di Archivio servirà a dare corpo al progetto di laboratorio, a venire e a suggerire auspicabilmente strumenti e direzioni utili al percorso. I relatori invitati alla conversazione condivideranno le loro esperienze di ricerca proponendo modi di “guardare a un Archivio e agli archivi” e di ’’lavorare un Archivio o gli archivi’’, secondo ottiche specifiche, seguendo teorie e/o pratiche processuali diverse ma comunque complementari alla costruzione di posizioni critiche, aperte al continuo riposizionamento richiesto dalla contemporaneità, tanto agli artisti e ai pensatori, quanto a ciascun individuo come parte di comunità.
Le conversazioni proposte durante il seminario sono articolate nell’ottica della trasversalità e della consonanza/vicinanza.
Partecipanti/relatori:
Marina Brancato (docente a contratto di Antropologia visuale ed Etnografia visiva presso l’Accademia Belle Arti Napoli e di antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
Iain Chambers (ricercatore indipendente, per molti anni docente di Studi culturali e postcoloniali del Mediterraneo presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
Liliana Ellena (storica, ricercatrice indipendente, BABE-ERC (Istituto Universitario Europeo di Fiesole)
Elisabeth Galvan (professore ordinario di Letteratura Tedesca presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
Lutz Klinkhammer (vicedirettore e referente per la Storia contemporanea presso l’Istituto Storico Germanico (Deutsches Historisches Institut Rom)
Nikolaus Merkel (architetto, proprietario archivio Landwehr)
Angelika Stepken (direttrice di Villa Romana Firenze
Angela Tecce (presidente Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee)
Tiziana Terranova (Sociologa dei Processi Culturali e Comunicativi presso il dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)