mercoledì, 31 Maggio, 2023
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Napoli, degrado e violenze in piazza Cavour: “Abbandonati tra rifiuti e balordi”

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A mezzogiorno, nei giardini di piazza Cavour, intorno alla stazione della Linea 2 della metro, è ora di colazione, a base di vino rosso. Un gruppo di clochard, messi da parte materassi di fortuna e suppellettili, si raccoglie intorno alle panchine, tra la gente che passa. Tutt’intorno, un ricettacolo di immondizia.

Cartacce, resti di cibo, plastica: rifiuti che invadono le aiuole dei giardinetti abbandonati ormai da anni. Negli angoli, scarpe, coperte, abiti e fornelletti da campo. Segnali di una vita notturna nelle aiuole. “Ci passo ogni giorno – dice mentre fugge via la signora Giuseppina – abito qui e mai una volta che l’avessi visto pulito questo posto. Passarci di sera fa venire i brividi, obbligo mio figlia a non farlo mai”.

Non è solo la sporcizia il problema. È anche l’incuria dei giardini. Tombini saltati, enormi buche, aree sprofondate in seguito alle piogge e transennate, intere zone inaccessibili, un albero mostra radici che emergono dal pavimento, immerse nei rifiuti. “Non si vedono giardinieri, le aiuole sono secche, le radici saltano fuori, c’è gente che inciampa” racconta il titolare di uno dei tanti wine- bar spuntati come funghi proprio sul corridoio che collega la metro Linea 2 alla Linea 1.

Un passaggio obbligato, ormai, visto che il sottopasso che collegava la Linea 1 Anm a quella Trenitalia è chiuso da ben due anni, mai più riaperto dai tempi del Covid. Da Anm spiegano che la chiusura è dovuta al contingentamento all’80 per cento dell’utenza e ” alla necessità di avere un ingresso unico a stazione per contare i passeggeri”.


Poco distante, i tecnici Arin sono alle prese con la pulizia della fontana monumentale del Tritone, da circa un anno restaurata: ” Certo, non ci troviamo dentro i pesci rossi – alza le spalle l’operatore – facciamo pulizie quotidiane, siamo costretti, visto l’ambiente in cui si trova ” . L’acqua continua a zampillare e, intanto, un clochard rovescia un cestino di rifiuti in preda alla rabbia, a pochi metri. Tutto sotto gli occhi di gruppi di turisti che, armati di cartina, cercano i luoghi da visitare. Uno dei siti culturali più frequentati, il Museo archeologico, è a poche decine di metri.


“Qui è tutto anormale – protesta il giornalaio Marco Paesano – il problema non è solo il degrado ma anche la violenza. Siamo sottoposti a tanto stress. Il degrado è una questione seria mai risolta: convivere con i clochard è un’impresa”.


I residenti raccontano di raid delle baby gang in pieno giorno, peggio dal tramonto in poi, quando tutto si fa più pericoloso. La sicurezza è un tema molto sentito. Ne sa qualcosa Maria Teresa, che lavora in una biglietteria praticamente blindata di vetro e acciaio. Le si vede solo il volto da un piccolo sportellino aperto quanto basa per passare i ticket per la metro e per farsi pagare.
“Vendiamo biglietti, ci dobbiamo difendere – spiega – Qui la sera rubano i telefonini a chi esce dalla metro, l’altro giorno abbiamo minacciato con i bastoni i ladri. Poche settimane fa, era arrivata una troupe per girare la scena di un film ma il regista si è rifiutato: troppa sporcizia per lui…”.


” Niente polizia, non vediamo una pattuglia da anni – quasi urla dal suo negozio “Bistrot del metrò” Giovanni, mentre si accinge a preparare i panini per il pranzo – A mio figlio hanno tentato di rubare il motorino tre volte, in pieno giorno, mentre noi eravamo qui, a pochi metri. Una piazza storica, che misera fine: siamo abbandonati da tutti, non si vede un vigile urbano, di controlli nemmeno a parlarne ” . “Stringe il cuore venire qui e vedere questo degrado ogni mattina – allarga le braccia Arianna, volontaria di Mani tese, negozio proprio al centro della striscia di giardino degradata – Con i volontari puliamo l’area antistante il negozio dove dormono i clochard la notte, proprio qui davanti, ogni mattina la troviamo in condizioni devastanti. Non riusciamo a pulire le scalette laterali dove si accumula di tutto. Il Comune? Mai visto. Non hanno mai mandato nessuno da queste parti. Qui vige il fai-da te su tutto”.
  Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/03/30/news/napoli_degrado_e_violenze_in_piazza_cavour_abbandonati_tra_rifiuti_e_balordi-343373960/?rss

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