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Napoli, festa di San Gennaro con due candidati sindaci: “In duomo con i fedeli”

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Dei sette candidati sindaci in due saranno sicuramente presenti oggi in duomo per la celebrazione della festa di San Gennaro. Alessandra Clemente lo ha annunciato anche nell’agenda degli appuntamenti. E ci sarà anche Antonio Bassolino. Entrambi, però, siederanno tra i fedeli, sempre se troveranno posto: a disposizione ce ne sono soltanto 450 e sarà vietato restare in piedi. “Sarò in duomo da privato cittadino come avviene da 11 anni – spiega Bassolino – sono un laico devoto di San Gennaro. Un santo che unisce il popolo con la nobiltà. È il sindaco dei santi ed è per me una fonte di ispirazione. Appartiene alla città, non solo alla Chiesa”.

Sul mancato invito dell’arcivescovo Domenico Battaglia ai candidati sindaci e ad altre istituzioni, Bassolino afferma: “Sono rispettoso della scelta. Per me non cambia nulla. Per 11 anni non sono andato in duomo da invitato ma da privato cittadino, e così sarà anche adesso”. Anche l’ex assessora Clemente assisterà alla funzione religiosa da privata cittadina. Se ci sarà spazio, all’interno della cattedrale, altrimenti all’esterno, in uno dei 200 posti a disposizione davanti ai maxi-schermi collocati sul sagrato in via Duomo. Diversa la scelta di Catello Maresca, candidato sostenuto dal centrodestra, e di Gaetano Manfredi (centrosinistra e M5s): oggi non saranno in cattedrale. Scelta presa anche per evitare polemiche, come quelle nate dopo che Maresca pubblicizzò l’udienza privata con Battaglia in piena campagna elettorale. “Seguirò la celebrazione in preghiera da casa insieme a mia moglie e ai miei figli, nella speranza che il nostro patrono dia la sua benedizione alla città anche stavolta. Napoli ne ha bisogno” afferma il magistrato in aspettativa.

“Non ci sarò, voglio rispettare la scelta dall’arcivescovo che non vuole candidati. Sono d’accordo che le elezioni non devono invadere questo momento sacro”, dice Matteo Brambilla, dissidente dei 5s, candidato di “Napoli in movimento – No Alleanze”. Identica la scelta di Rossella Solombrino, aspirante prima cittadina con il “Movimento 24 agosto Equità Territoriale”: “Non voglio correre il rischio che San Gennaro diventi una vetrina politica”.

Quello di oggi sarà il primo rito del miracolo di settembre celebrato dall’arcivescovo Battaglia. La cattedrale resterà aperta dalle 8 alle 21. Alle 10 Battaglia si recherà nella Cappella del Tesoro, dove, con l’Abate monsignore Vincenzo de Gregorio e il sindaco Luigi De Magistris, provvederà all’apertura della cassaforte che contiene il reliquiario con le ampolle del Sangue. Porterà, quindi, le ampolle sull’altare maggiore della cattedrale dove presiederà la concelebrazione Eucaristica nel corso della quale, se ci sarà il prodigioso evento della liquefazione del Sangue, darà l’annuncio ai presenti, annunciato dallo sventolio di un fazzoletto bianco da parte di un esponente della Deputazione. Al termine della celebrazione, prima della benedizione conclusiva, l’arcivescovo percorrerà la navata centrale portandosi in via Duomo per esporre ai fedeli e alla città le ampolle con il Sangue. Tra le autorità ammesse da protocollo c’è anche il governatore Vincenzo De Luca.

Un San Gennaro diverso, invece, sarà celebrato nella fabbrica della Whirlpool dove a partire dalle 9 si terrà “Ci è rimasto solo San Gennaro”, evento per protestare contro la chiusura della fabbrica di via Argine: partecipa Alessandro Siani.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/09/19/news/napoli_san_gennaro_miracolo_sindaci-318447489/?rss

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