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Napoli, i medici di Cardarelli e Santobono intervengono in perfetta sinergia e salvano la vita al piccolo Andrei

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Andrei (nome di fantasia) aveva solo 28 giorni quando i medici del Cardarelli e del Santobono lo hanno salvato. Una malformazione polmonare, una grossa cisti che non gli consentiva di respirare, lo ha condotto sul limite tra vita e morte, a poche ore dalla nascita.

Il piccolo, nato da genitori rumeni e residente in provincia di Caserta fin dalla nascita, presentava una cisti di grandi dimensioni ad un polmone. Una malformazione che non permetteva al cuore di posizionarsi nel modo giusto: di fatto il cuore si trovava a destra invece che a sinistra a causa del volume eccessivo occupato da un polmone. Come sempre in questi casi, la valutazione dei medici è stata quella di portare quanto più avanti la crescita del bambino prima di intervenire chirurgicamente.

Un incubo per i giovani genitori, che hanno contato le settimane, i giorni e poi le ore che li separavanoda quell’intervento così importante che avrebbe rimesso al mondo il loro piccolo.

n team di medici, due reparti in collegamento, due ospedali in sinergia: Santobono e Cardarelli insieme per salvare una vita. Come, nel 2019, era già successo con Noemi, la piccola coinvolta in una sparatoria mentre mangiava un gelato in piazza Nazionale, ferita da un killer della camorra, quando i medici avevano collaborato a stretto contatto.

« Il problema di base era così importante da determinare lo spostamento del cuore — racconta Gianluca Guggino, primario di Chirurgia toracica alCardarelli — tanto da portare il piccolo in una situazione di grave insufficienza cardiorespiratoria » . L’operazione è durata tre ore, si è intervenuto d’urgenza nel pomeriggio. Il bambino subito dopo è entrato in terapia intensiva: « Ha risposto subito bene — prosegue Guggino — è stato rimosso il drenaggio in quinta giornata e poi è tornato a casa. I genitori erano increduli, non credevano che tutto questo potesse avvenire, per loro è stato un miracolo, anche perché il bambino alla prima settimana aveva già problemi respiratori ma era impossibile operarlo. Siamo riusciti a portarlo alla terza settimana, l’operazione era molto delicata, è stata eseguita con una tecnica microchirurgica perché il bambino è molto piccolo».

Andrei pesa 4,5 kg, è rimastoin terapia intensiva neonatale per sette giorni. Grazie a microincisioni, è stato effettuato l’intervento di asportazione del lobo polmonare malato che non consentiva ai suoi polmoni e al piccolo cuore di funzionare correttamente. In pratica,grazie ad un accesso di 3- 5 mm nell’emitorace su cui intervenire è stata introdotta una microtelecamera e con altre due micro incisioni sono stati inseriti gli strumenti operatori. Il delicato intervento ha permesso al cuore di riposizionarsi ed ora il bambino ha totalmente superato il problema che presentava alla nascita.

L’intervento è stato reso possibile dalla collaborazione tra le due equipe che collaborano sugli interventi di chirurgia toracica dal 2019. Il caso che diede avvio a questa collaborazione fu proprio il ferimento di Noemi. In quell’occasione si ritrovarono intorno al tavolo operatorio i chirurghi del Santobono e del Cardarelli per collaborare insieme. A seguito di quell’esperienza gli ospedali Cardarelli e Santobono stipularono una convenzione che permette all’ospedale pediatrico di avvalersi delle competenze e dell’esperienza della Chirurgia Toracica del Cardarelli. Il lavoro comune dei chirurghi nell’arco di tre anni ha azzerato il trasferimento dei piccoli pazienti presso altri ospedali extraregionali per l’effet-tuazione di interventi chirurgici toracici.
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Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/01/07/news/i_medici_di_cardarelli_e_santobono_intervengono_in_perfetta_sinergia_e_salvano_la_vita_al_piccolo_andrei-382429665/?rss

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