Alla presenza del presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo si è tenuto il congresso provinciale dell’Anpi di Napoli. Ad aprire i lavori è stato il sindaco Gaetano Manfredi che ha ribadito il suo impegno a “salvaguardare, rinnovare e rigenerare le testimonianze”.
A seguire ci sono stati, poi, i saluti dei rappresentanti della Cgil di Napoli, dello Spi Campania, di Libera, dell’Arci, dell’Arci Gay, della direzione del Museo archeologico nazionale di Napoli, del Pd e di Articolo1, della Rete della Memoria di Acerra, della Rivista Infiniti Mondi.
Le tesi congressuali sono state illustrate da Luigi Marino, coordinatore regionale dell’Anpi. Le conclusioni dei lavori sono state tratte dal presidente Pagliarulo.
Prima di passare agli altri adempimenti previsti dalle norme congressuali, tutti i presenti hanno tributato un lungo e commosso applauso ad Antonio Amoretti, ultimo combattente delle Quattro Giornate, per molti anni guida dell’Anpi di Napoli.
Amoretti, assente per motivi di salute e per inclemenze climatiche, ha fatto giungere all’assemblea un messaggio di saluto insieme alla decisa volontà (peraltro già annunciata agli organismi provinciali) di dimettersi da ogni carica ma non, per questo, far mancare il suo contributo di esperienza e di testimonianza.

Seduta stante, quindi, all’unanimità, è stata votata la proposta di assegnare al partigiano Antonio Amoretti la carica di presidente onorario dell’Anpi di Napoli. Ed è stato deciso che, nei prossimi giorni, una delegazione di neo eletti componenti il direttivo provinciale si porterà a casa di Amoretti: in quella occasione gli sarà consegnata anche una targa ricordo.