Il neosindaco Gaetano Manfredi è entrato alle 14.45 a Palazzo San Giacomo per il passaggio di consegne con Luigi de Magistris, i due si stanno incontrando al secondopiano del Comune. Ad accogliere il neosindaco il cerimoniale del Comune e il capo dei vigili urbani Ciro Esposito. In Comune anche il vicesindaco uscente Carmine Piscopo, gli assessori Giovanni Pagano, Rosaria Galiero e Luigi Felaco. Esce tra gli applausi de Magistris, salutato dalla sua squadra. L’ex pm ha assicurato in caso di necessità la sua collaborazione istituzionale al nuovo sindaco.

“Incontro cordiale con de Magistris ha detto Manfredi – abbiamo discusso del futuro della città, della necessità di dedicare ogni sforzo alla città. Si apre una stagione di grande impegno. Le sfide sono tante a partire dalla riorganizzazione della macchina comunale. I cittadini ci chiedono di ripristinare le condizioni di vita di una grande città europea”. Manfredi ha rivolto un pensiero anche ai lavoratori della Whirlpool.
Napoli, Gaetano Manfredi proclamato sindaco: il primo discorso con la fascia

L’arrivo di Manfredi
Manfredi arriva in auto e davanti al portone del Municipio gli regalano delle rose. In piazza arrivano consiglieri comunali uscenti e neo eletti, presidenti di municipalità, segretari di partito come Marco Sarracino che guida il PD a Napoli. C’è lo staff che ha contribuito al successo di Manfredi, ma di fanno vedere anche ex staffisti di de Magistris che hanno lasciato da tempo le stanze di Palazzo San Giacomo. Puntuale la protesta con tanto di salvadanaio annunciata da Napoli capitale , lista a sostegno di Catello Maresca, candidato sconfitto del centrodestra. Vogliono sapere da Manfredi dove sono i fondi del patto per Napoli con cui il candidato del centrosinistra annunciava di risanare le casse del Comune.
Maresca la mette così: “L’opposizione deve fare il suo ruolo, sollecitare gli adempimenti che erano stati promessi in campagna elettorale. Il principale erano i 5 miliardi del patto per napoli, per risanare i debiti del Comune. Io so che a Roma ci sono problemi, in virtù sopratutto della sentenza della corte costituzionale che impedisce di spalmare i debiti su più anni”