Nel Duomo le parole di speranza e altruismo che l’arcivescovo don Mimmo Battaglia dedica ai più fragili, a chi soffre, ai senza fissa dimora, a chi ha perso o sta perdendo il lavoro.
“La speranza ha posto la sua tenda in mezzo a noi”, ha detto Battaglia durante la sua omelia nella quale ha voluto ringraziare Rita, una donna senza fissa dimora, presente in chiesa: “Grazie di cuore Rita per essere qui con noi”. E Valentina, che lotta contro la Sla.
Nelle sue parole spazio anche per i medici dell’ospedale Santobono che si prodigano per aiutare i bambini colpiti da malattie. E per il caso della Whirlpool. “In via Argine – ha ricordato – c’è gente che sta perdendo il lavoro”.
Nell’omelia ha rammentato il valore profondo dei piccoli grandi gesti di umanità quotidiana. E non è mancato un passaggio contro la violenza che pervade i nostri tempi. Ecco il suo monito: “Violenza e guerra distruggono l’umanità ma il Natale accende e restituisce la speranza”.
Nella giornata del venticinque dicembre un altro appuntamento dedicato ai più fragili. La Comunità di Sant’Egidio ha organizzato un pranzo di solidarietà a Scampia. E molti si sono ritrovati dopo gli ultimi difficili anni segnati dall’emergenza del contagio da Covid.