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Napoli, sabato sera di sangue: “Mio figlio di 14 anni ferito nell’indifferenza”

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I coltelli del sabato sera. Tre ragazzini feriti al Vomero, Ponticelli e all’Avvocata. E un genitore ancora sotto choc che sottolinea: «Quello che mi ha fatto più male è stata l’indifferenza», dice a “Repubblica” il papà del ragazzino di quattordici anni aggredito sabato sera intorno alle 20.30 in via Salvator Rosa da un gruppo di coetanei, tre nella fase finale ma quando tutto è iniziato erano in sette se non addirittura una decina, che lo hanno circondato, colpito e trascinato con la forza per motivazioni talmente futili da apparire pretestuose: la vittima si era rifiutata di partecipare alla (incivile) usanza dell’incendio degli alberi per i “falò di Sant’Antonio”.

«A quell’ora la strada era piena di gente. Questo è ciò che mi rende più triste», afferma il padre, immigrato, che da quindici anni vive e lavora a Napoli ed è stimato e benvoluto da tutti nel suo quartiere. È stato lui a intervenire provvidenzialmente per disarmare gli aggressori e trarre in salvo il figlio, evitando così conseguenze ancora peggiori. Il quattordicenne, studente modello in un istituto professionale, è stato accoltellato all’addome e guarirà in due settimane.
L’episodio di via Salvator Rosa è il più grave fra quelli consumati nel fine settimana, ma non l’unico: altri due giovanissimi, tredici anni ciascuno, sono stati feriti in zone diverse della città, a conferma di una allarmante escalation di violenza sulla quale adesso indagano i carabinieri del comando provinciale.

Venti minuti dopo le otto di sera, al pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania di Ponticelli, si è presentato un ragazzino accompagnato dai genitori: perdeva sangue da una gamba. Agli investigatori ha riferito di essersi accorto della ferita quasi per caso, mentre passeggiava in strada. Guarirà in una settimana, la sua versione però viene ritenuta poco credibile. 

Tre ore più tardi, alle 23.25, un altro tredicenne ha fatto ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale Pellegrini: anche in questo caso, era stato ferito con una coltellata alla gamba. La lesione è stata giudicata guaribile in dieci giorni e anche in questo caso la versione della vittima viene valutata con estrema cautela: non si sarebbe trattato di una vera e propria aggressione, ma piuttosto di un “uso incauto” della lama: in un parco di via Girolamo Santacroce al Vomero, il giovane sarebbe stato ferito da un coetaneo quasi “per gioco” o nell’intento di provare il coltello. Una ricostruzione che dovrà essere verificata nelle prossime ore.
I carabinieri indagano anche su quanto accaduto in via Salvator Rosa.

Sarebbe iniziato tutto qualche giorno fa, quando lo studente, dopo un iniziale scambio di messaggi sulle chat e sui social, si è rifiutato di prendere parte, assieme a un gruppo di coetanei che conosceva più o meno di vista, all’incendio degli alberi per il “falò di Sant’Antonio”.

Sabato sera, il quattordicenne era uscito insieme ad altri amici per una passeggiata quando ha incontrato i bulli che gli hanno “chiesto conto” di quel comportamento. Erano almeno in sette, forse di più. Poi tre di costoro, uno dei quali armato di coltello, hanno accerchiato la vittima, pretendendo di prendergli il cellulare per controllare i messaggi e le fotografie. È stato in quel momento che il giovane è stato ferito. In un primo tempo non si è reso conto di aver subito una coltellata, anche perché gli aggressori lo strattonavano violentemente, costringendolo a seguirli per diversi metri, quasi come se lo avessero sequestrato, lungo via Salvator Rosa. L’arteria era trafficata come ogni fine settimana, ciò nonostante nessuno è intervenuto, né si è insospettito vedendo quanto si stava consumando sotto gli occhi di decine di persone. Per fortuna uno degli amici della vittima ha avvisato il papà, che in quel momento era a casa. L’uomo si è precipitato in strada ed è riuscito a intervenire per trarre in salvo il figlio. Gli aggressori si sono dileguati, lasciando il coltello a terra, ancora macchiato di sangue, nell’indifferenza della folla del sabato sera.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/01/09/news/napoli-382646408/?rss

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