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Napoli, un 15enne che ha assistito al raid a Chiaia: “Tre colpi di pistola, poi tutti in fuga. Ci vuole più polizia”

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“Io ho cercato, ho provato a restare calmo mentre tutti scappavano…”. Ferdinando ha solo quindici anni e frequenta il secondo anno del liceo Umberto, nel cuore di Chiaia. Era lì, vicino alla sua scuola, anche la sera di sabato scorso, sui muretti (come vengono chiamati dai giovani) dove come tantissimi altri ragazzi – ci si incontra sempre con gli amici nel weekend. E dove, precisamente in via Cuoco, improvvisamente hanno cominciato a sparare.
Ferdinando, allora, puoi raccontare cosa è accaduto sabato scorso in quella strada…
“Allora, io stavo parlando con il mio migliore amico quando d’improvviso abbiamo sentito un forte rumore.
Ci siamo voltati di scatto e abbiamo visto un ragazzo arrampicarsi su un’automobile in movimento e dare un calcio dietro la nuca ad un altro ragazzo. Subito dopo quel calcio un altro giovane con il berretto e lo scaldacollo tirato su fin sopra al naso ha cominciato a sparare tre colpi di pistola in aria. Tre colpi…”.

Hai avuto paura, immaginiamo.
“In quel preciso momento tutti hanno cominciato a scappare. È stato un momento di panico, certo che lo è stato. Io ho pensato che così c’era il rischio che qualcuno si facesse male. Allora ho cercato di restare calmo, di camminare tranquillo e mi sono allontato”.

Frequenti spesso quella zona?
“Sì, ci vado frequentemente perché quello è il luogo dove io e i miei amici ci incontriamo la sera nel weekend. È vicino alla nostra scuola”.

Ti è capitato di assistere ad altri episodi di violenza in quella zona prima di sabato scorso?
“Purtroppo sì, è accaduto.
E capita anche di vedere persone che tirano fuori i coltelli. Prima non era così, è peggiorato tutto molto negli ultimi mesi. Sono aumentati i coltelli e anche le brutte facce che si vedono qui in giro”.

Dopo quanto è accaduto sabato, con gli spari, il fuggi fuggi, attimi di grande paura, ora tu continuerai ad andarci?
“Sì, anche perché io abito lì e tutti i miei amici sono in quella
stessa zona e, insomma, non ho molte alternative”.

Ma non ti senti in pericolo visto l’episodio a cui hai assistito?
“Sono un ragazzo responsabile e con i miei amici stiamo alla larga da certe situazioni, ovviamente è chiaro che nonostante questo ci si può trovare in pericolo o davanti a persone che volontariamente provocano.
Ma credo che questo possa accadere ormai ovunque in città e non avrebbe senso andare altrove. Quello che serve dove si aggregano tanti giovani come me è altro”.

Cosa chiedi per sentirti più al sicuro nella tua città?
“Quando esco la sera cerco di non pensare che potrei tornare con una ferita, così non vivrei più né riuscirei a divertirmi in questo modo.
Non intendo cominciare ad avere paura, altrimenti rischio di chiudermi in casa a soli quindici anni. Ma sicuramente ciò che chiedo e che occorre in quelle zone sono più controlli delle forze dell’ordine”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/01/10/news/napoli_un_15enne_che_ha_assistito_al_raid_tre_colpi_di_pistola_poi_tutti_in_fuga_ci_vuole_piu_polizia-382863929/?rss

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