
Domani si vota a Orta di Atella. È la coda delle amministrative del 3 e 4 ottobre scorso. Si tratta di un turno straordinario ma che riguarda solo i comuni sciolti per condizionamenti di mafia. Sono 9 comuni in tutt’Italia interessati al voto di domenica. In realtà sono concentrati tutti al Sud e distribuiti tra Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Campania. Orta di Atella è l’unico Comune della Regione che tornerà alle urne.
Due i candidati sindaci alla testa di due schieramenti civici che si affrontano per gestire il Comune dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche e la gestione commissariale di 24 mesi. Si tratta di due avvocati, Vincenzo Gaudino e Gianfranco Arena. E’ saltata all’ultimo momento la candidatura di Domenico Damiano, imprenditore locale, che si è ritirato dopo aver denunciato minacce nei suoi confronti.
Vincenzo Gaudino, che nell’ultimo consiglio era consigliere di opposizione, è sostenuto da tre liste (Città Visibile, Orta in Movimento e Democratici e Riformisti per Orta). Gianfranco Arena è sostenuto da quattro liste (Agire, Moderati per Orta di Atella, Alternativa per Orta, Noi Orta Viva). Si voterà nella sola giornata di domenica e lo spoglio avrà inizio subito dopo la chiusura dei seggi che è prevista alle 23. Non ci sarà turno di ballottaggio, perché i candidati sindaci sono solamente due. Chiunque vinca ha davanti una situazione non semplice da riportare alla normalità, soprattutto dal punto di vista urbanistico. Il comune nel giro di pochi anni è passato da 13 mila abitanti a 27mila. Con una crescita caotica voluta dalle precedenti amministrazioni, in primis quelle capeggiate dall’ex sindaco Angelo Brancaccio che ha pagato anche con il carcere le sue scelte.
Dopo di lui, nessuna amministrazione ha portato a termine il proprio mandato amministrativo. Orta di Atella è diventata un comune “dormitorio”. Qui si è riversata una fetta di popolazione di Napoli Nord, che ha trovato una casa disponibile. Allo stesso tempo i servizi non sono cresciuti adeguatamente con il fabbisogno necessario. La sfida non semplice che hanno davanti i due candidati sindaci è quella di far ritornare il comune alla normalità.