PALOMONTE. È stato il cane di un pastore a ritrovare i resti di un cadavere in avanzato stato di decomposizione in località Padula, a Palomonte, in provincia di Salerno. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti il cane sarebbe rientrato in casa con alcuni brandelli umani. Poi la telefonata del pastore ai carabinieri e l’avvio delle ricerche nella zona.
E la macabra scoperta non è tardata ad arrivare. I militari della compagnia di Eboli, diretti dal capitano Emanuele Tanzilli, hanno rivenuto il cadavere, smembrato dagli animali selvatici, nei pressi di un torrente, in prossimità di un ponte. Resti umani irriconoscibili a una prima visita, macerati dall’acqua e in avanzato stato di decomposizione. Così, sul ritrovamento si apre un giallo. Al momento nessuna ipotesi è esclusa.
La procura di Salerno indaga per omicidio, ma gli elementi sono ancora pochi per dare una risposta definitiva. Motivo per cui gli investigatori si trincerano dietro il più stretto riserbo. Viste le condizioni in cui è stato recuperato il corpo, al momento non è possibile effettuare nessun riconoscimento e anche sul fatto che si tratti di un maschio non ci sono certezze granitiche. La presenza però di tutti i denti in bocca farebbe pensare al corpo di una persona piuttosto giovane.
A una prima visita del medico legale, il corpo dovrebbe essere rimasto sul greto del ruscello per almeno una settimana, ma solo analisi più approfondite potranno dare un responso su questo punto. E soprattutto, potranno chiarire di che tipo di morte si è trattato e se ci sono segni che rivelano la violenza di qualcuno. Le indagini sono state affidate al nucleo operativo di Eboli, diretto dal capitano Massimo Di Franco. Sul luogo della tragedia è intervenuta anche la Scientifica del comando provinciale di Salerno.
