
“Era ora” dice Alberto affacciandosi lì dove prima c’erano coperte vecchie, indumenti, bottiglie di vetro e una batteria di fuochi. Rifiuti che erano stati abbandonati a piazza Municipio, zona centrale e frequentata dai turisti che tornano a ripopolare Napoli. ” Quando si vuole le cose si fanno ” commenta il ragazzo che fa il cameriere in un bar a pochi passi da qui.
“Qui”, dove le squadre dell’Asìa e dell’Anm sono intervenute dopo il servizio di Repubblica sul degrado nella zona tra piazza Municipio, Maschio Angioino e il porto. In seguito al reportage le due partecipate del Comune si erano impegnate a rimuovere la spazzatura. Una parte accumulata lungo gli spartitraffico di via Colombo. E dove è intervenuta l’Asìa. Mentre l’Anm ha ripulito il lucernaio della metropolitana, in piazza Municipio: era diventato una discarica a cielo aperto, con il Maschio Angioino a fare da sfondo.
“Grazie a questa segnalazione – commenta la presidente Asìa, Maria de Marco – abbiamo potuto offrire un servizio più accurato. Invito anche i cittadini, molti già lo fanno, a scriverci. Ad essere occhi e antenne della città, non solo a dare la colpa. Noi siamo pronti a raccogliere ogni spunto ” . Segnalazioni a parte, spetta all’azienda garantire una città pulita. Ancora di più in quei luoghi che sono biglietto da visita, dal porto alla stazione, o mete turistiche come il Maschio Angioino. “Su via Duomo ora siamo molto presenti. Ci impegniamo a tenere alta l’attenzione su tutti i percorsi turistici. Necessarie e strategiche saranno le assunzioni di settembre”.
Intanto cittadini e turisti denunciano che Napoli è sporca. “È vero la città è sporca lo vedo anche io, ma ricordiamo anche che le risorse disponibili sono davvero limitate e il servizio quindi ne risente. Se è ancora in piedi, dati i fondi, è un miracolo” sostiene Donatella Chiodo, a cui cinque giorni fa è stata conferita la delega ai Rifiuti e all’ambiente. Piazza Municipio torna così pulita, ma non senza polemiche. L’azienda di mobilità ha sostenuto che la pulizia del lucernaio non spetta a loro – come invece dichiarato dalla presidente de Marco – non essendo ” scritto in nessun documento”. Tanto da chiedere perciò ad Asìa e Comune “di sedersi a un tavolo per contrattualizzare”.
“Non deve essere scritto da nessuna parte – afferma Chiodo, intervenendo sulla questione – ogni società si occupa della pulizia delle proprie aree di pertinenza. Detto questo, siamo pronti a sederci e ragionare con spirito di collaborazione ” . Intanto 24 ore dopo la denuncia di Repubblica, non solo il via alla raccolta dei rifiuti. Ieri si sono viste anche le spazzatrici lungo la strada e il cantiere di piazza Municipio. Più complesso il degrado legato alla presenza dei senzatetto che spesso abbandonano coperte, indumenti, cartoni e cibo nelle piazze o accanto ai monumenti. Come i panni stesi e l’accampamento di un clochard ai piedi del Maschio Angioino.
“Lo conosciamo bene – spiega Giovanni Pagano, assessore alle Politiche Sociali – abbiamo provato a proporgli un’altra sistemazione, ma non accetta alcun percorso di collocamento. Tanto che nemmeno durante il G20 si è spostato di lì”. In tutto duemila i senzatetto censiti dal Comune, di cui 400 ospitati nelle strutture. “Prediligono i monumenti – spiega Pagano – perché si sentono più al sicuro”.
Così la maggior parte dei senzatetto si trova nella seconda, terza e quarta municipalità dove ci sono anche più siti monumentali. “Napoli ha scelto di non avere un atteggiamento punitivo come altre città, ma d’altra parte molto è stato fatto per implementare dormitori e strutture d’accoglienza ” . Nota dolente la pulizia, con coperte e altri rifiuti abbandonati anche davanti agli edifici storici. “Ci sono interventi programmati quotidiani in Galleria Principe e a Porta Nolana, ma per coprire ogni giorno i siti monumentali serve più personale che purtroppo invece è ridottissimo”.