C’è chi augura il fallimento, chi promette di boicottare l’attività e chi ancora di non metterci più piede, anche in futuro. Sono stati prese letteralmente di mira alcuni degli attrattori turistici della Basilicata le cui attività, seppur svolte all’aperto, sono soggette al decreto legge del 22 luglio scorso in vigore da domani 6 agosto che prevede l’obbligo del green pass per l’accesso.

È il caso dell’ormai famoso Volo dell’Angelo tra Pietrapertosa e Castelmezzano, del parco avventura di Albano di Lucania e del Parco delle stelle di Trecchina, nel potentino. Gli annunci sulle pagine social ufficiali hanno scatenato il disappunto di molti, i cui toni hanno spesso rasentato l’offesa. “E chi ci viene zozzi” è il commento di un utente, “Siete solo servi del sistema, nazisti”, scrive un altro. Qualcuno urla alla incostituzionalità, qualcun altro alla vergogna e alla discriminazione, incitando alla “ribellione”.

Tra centinaia di commenti anche quelli di apprezzamento di chi elogia la “sicurezza”, la “trasparenza” e la “professionalità”. “Noi ci proviamo a stare dalla parte giusta”, cercano di spiegare i gestori del Parco avventura di Albano di Lucania rispondendo agli attacchi e fornendo i motivi alla base dell’obbligo del Green pass per la loro attività, che rientra tra i parchi tematici. A una mamma che ritiene “vergognoso discriminare dei bambini”, il parco ribatte: “Noi non discriminiamo ma proteggiamo i nostri e i vostri figli da tutti quelli che per svariati motivi (liberi di farlo) non si sono vaccinati”. Nel dibattito acceso cerca di riportare ordine anche il Volo dell’Angelo, che fin dall’annuncio si difende precisando che “tale disposizione non è a discrezione della società Volo dell’Angelo, ma è attuata ai sensi del Decreto Legge 23 Luglio 2021 n.105”.
Tanto non basta a placare le voci dei “no green pass”. I gestori del volo sono addirittura costretti a richiedere un uso consono del linguaggio: “Essere sconsigliati – risponde il social media manager all’ennesimo commento scortese – dovrebbe avvenire quando ci si comporta in modo non corretto e rispettoso. Il nostro caso non è certo tra questi. La nostra bella Basilicata non perde credibilità o interesse, ma può succedere con commenti tristi come questo. Peccato. A volte si spreca la possibilità di essere persone gentili, anche se con opinioni divergenti”. E ancora: “Qui non stiamo a discutere su quello che si pensa essere obbligatorio oppure no, non è la vostra opinione in gioco, ma la vita di un attrattore, sottoposto a leggi per le quali non dobbiamo giustificarci, perché non dipendono da noi”.