Arriva, in extremis, il dietrofront. Scompare, dal manifesto shock che aveva invaso nei giorni scorsi le vie di Napoli e dell’hinterland, il viso fiero del bimbo col berretto e col cappuccio della felpa abbassato che mostra una batteria di fuochi d’artificio, con la frase “V’abboff ‘e bott” (vi riempio di botti, con riferimento sottinteso al gioco di parole tra botte e botti).

E nei manifesti 6×3 affissi in giro per la città il testimonial viene sostituito da una donna, con l’aggiunta posticcia di un adesivo. Una scelta dettata dalle polemiche che, nei giorni scorsi, avevano accompagnato la scelta di un minorenne a promuovere l’uso dei fuochi d’artificio per il Capodanno. Sul caso era intervenuto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Luca Trapanese, che aveva auspicato la rimozione dei manifesti: “È una questione educativa e morale: personalmente non ho mai amato questa manifestazione di festeggiamento e trovo ad ogni modo improprio l’utilizzo di minori per una pubblicità che può mettere a serio pericolo la vita delle persone”.
Anche la scrittrice napoletana Viola Ardone, aveva definito la pubblicità “sgrammaticata perché fa uso di un bambino per reclamizzare dei botti che sono un pericolo per gli adulti – e a maggior ragione per i bambini – e perché associa l’esplosione di gioia di un ragazzino a quella dei botti di Capodanno che nella nostra città sono da sempre forieri di disgrazie prevedibili ed evitabili. Mi sembra giusto chiederne la rimozione – aveva detto – perché quei manifesti sono un errore da penna rossa”.
Una serie di diffide era stata inviata dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli assieme al conduttore radiofonico Gianni Simioli: sono proprio loro a diffondere la nuova versione “edulcorata” dei manifesti.
“Si tratta di un primo risultato. – commentano – Spesso le nostre strade vengono invase da pubblicità di cattivo gusto e diseducative, questa rientra nella categoria. Avevamo segnalato alle Autorità competenti la questione perché tale pubblicità appariva come un invito esplicito ai giovanissimi a sparare botti e a essere violenti. Il nostro appello: non sparate né che siate bambini né che siate degli adulti, né a Capodanno né mai. In particolare non sparate fuochi illegali, pericolosi. Non bloccate le strade tra i palazzi per sparare batterie di fuochi, lasciando poi tutto sporco. Si rischia di farsi male e di far male agli altri, si spaventano gli animali a volte con conseguenze drammatiche, e l’aria viene invasa da sostanze nocive. Lasciate l’attività pirotecnica a chi la svolge per professione”.