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“Repubblica Napoli”, dieci libri in un anno e 100 mila copie in più

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A vederli insieme, uno accanto all’altro sullo scaffale di una biblioteca con le copertine sempre originali e quei colori vivi, la mente corre in un attimo all’anno faticosissimo che è alle nostre spalle, agli sforzi per intrecciare legami ancora più stretti con la comunità di “Repubblica” proprio nel momento più difficile per Napoli, l’Italia, il mondo intero. Una vera collana editoriale, dieci libri prodotti dalla nostra redazione in poco più di un anno, titoli accolti con eccezionale favore dal pubblico: grazie ad essi, e ad una serie di pregevoli stampe antiche anch’esse in omaggio, “Repubblica Napoli” ha superato le centomila copie in più vendute in un anno, 103mila per la precisione, rispetto ai numeri già alti che può vantare in edicola e sul digitale.

Un record tanto più apprezzabile perché esploso in un periodo di difficoltà dell’editoria e nei mesi terribili della pandemia. Una straordinaria iniziativa, originale nella sua formula di marketing editoriale. Che smentisce molti luoghi comuni, a partire da quello, ricorrente: “ormai non si legge più”, soprattutto i giovani si sarebbero allontanati dalla lettura nella sua veste tradizionale cartacea. Non è così. La risposta ai libri di qualità è sempre positiva. Gli stessi contenuti, travasati poi sul nostro sito napoli.repubblica.it, diventano accessibile abbonandosi. Con l’abbonamento, si può consultare la biblioteca di Repubblica Napoli nel formato digitale. Dunque, la carta e il web, la tradizione e l’innovazione insieme. Sicché vale la pena di raccontare questa avventura, innanzitutto per ringraziare i nostri lettori per la simpatia e il favore con cui ci accompagnano.

Il primo volume che abbiamo realizzato, “Trent’anni di Napoli”, vide la luce il 18 aprile del 2020, quando il Covid qui era da poco esploso. Ricorreva il trentennale della redazione di “Repubblica” a Napoli e decidemmo di festeggiarlo con un libro dato in omaggio ai lettori grazie al sostegno di investitori pubblici e privati, innamorati della cultura.

Determinante l’incoraggiamento dei primi partner: Roberto Barbieri con Gesac, Carlo Pontecorvo con Ferrarelle, Ennio Cascetta con Metropolitana di Napoli, R-Store con Giancarlo Fimiani, Brin 69 di Ambrogio Prezioso, Getra di Marco Zigon, Molini Caputo, Grimaldi Group, Caffè Motta, NapHub, l’università Federico II con i rettori Arturo De Vivo prima e Matteo Lorito poi. Con l’ateneo federiciano “Repubblica” ha stretto uno stabile e fecondo rapporto di scambio culturale e collaborazione. La formula – che peraltro vede già pallidi tentativi di imitazione e altri presumibilmente ne vedrà, ma sempre dopo “Repubblica”  – è appunto questa: investire il ricavato della raccolta pubblicitaria, effettuata dalla società Manzoni diretta a Napoli da Ciro Agovino, interamente nella confezione del volume, per poterlo poi dare in omaggio ai lettori, senza alcun sovrapprezzo rispetto al quotidiano. Il primo libro, come tutti gli altri a seguire, fu realizzato in collaborazione con l’editore Guida, cui si deve la elegante veste grafica, con le fotografie di Riccardo Siano e le copertine di Luigi Pierantoni.

Le copertine della collana Novanta/Venti di “Repubblica Napoli” 

L’opera racchiudeva in 360 pagine la storia e le prospettive di Napoli raccontate dai nostri giornalisti e dalle principali personalità della cultura, dell’arte, dell’imprenditoria, che accettarono di collaborare gratuitamente. Con una introduzione di Eugenio Scalfari e dell’allora direttore di “Repubblica” Carlo Verdelli, l’intera redazione firmò quelle pagine. Scorriamo i nomi: Conchita Sannino, Giuseppe Del Bello, Antonio Corbo, Dario Del Porto, Irene de Arcangelis, Roberto Fuccillo, Antonio Di Costanzo, Giantomaso De Matteis, Bianca De Fazio, Cristina Zagaria, Giulio Baffi, Antonio Tricomi, Stella Cervasio, Antonio Ferrara, Marco Azzi, Francesco Rasulo, Giovanni Marino. Il lavoro di squadra è essenziale in queste iniziative. Così come la disponibilità a impegnarsi senza nulla in cambio, se non il puro piacere di contribuire alla diffusione della cultura.

Fu un successo enorme, a poche ore dalla pubblicazione la redazione fu letteralmente subissata dalle richieste degli edicolanti. Su quell’onda nacque l’idea di fondare una vera e propria collana editoriale. Il nome lo trovò Conchita Sannino, che ha curato con chi scrive molti volumi. Ore e ore passate in redazione, giornate intere a discutere, a confrontarsi, a cercare le idee migliori, senza mai fermarsi. “Novanta/Venti”, cioè 1990-2020, la collana dei trent’anni della redazione, fu la felice sintesi di Conchita.

Da allora, tanti altri titoli: “Covid, le cento giornate di Napoli”, irripetibile documento sui primi tre mesi della pandemia, con l’introduzione del direttore Maurizio Molinari, che ha sempre sostenuto con forza le nostre iniziative, così come il direttore generale della Divisione stampa nazionale, Corrado Corradi. Entrambi sempre presenti alle nostre presentazioni. Al lavoro per la buona riuscita di ogni avventura editoriale la squadra di marketing di “Repubblica”, guidata da Corradi: David Blancato, Maria Memola, Simone Orsini, Mattia Bononi. Per la distribuzione, Antonio Fabi e Aniello Annunziata.Tra gli sponsor, Unicredit, l’Acen presieduta da Federica Brancaccio, Liverini, Scabec, Italia Paghe, Fondazione Pascale, Caracciolo Hospitality Group, Maison Cilento.

A settembre nacque “La stampa addosso”, firmato dal magistrato Armando D’Alterio. Un progetto scaturito da una conversazione tra D’Alterio e Sannino, poi successivamente elaborato e perfezionato, fino al risultato: la vera storia dell’inchiesta sull’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, che fu condotta appunto da D’Alterio, fino alle condanne definitive di mandanti e killer. Un documento eccezionale. Un’opera in collaborazione con la Fondazione Polis, la Fondazione Siani e il sostegno, mai venuto meno, del Teatro Stabile Nazionale guidato da Roberto Andò e del Teatro San Carlo. Ogni passo accompagnato da Paolo Siani, fratello di Giancarlo.

A ottobre e novembre i tre fortunatissimi volumi su Diego Armando Maradona (“Maradona al Sessantesimo, primo e secondo tempo”; “Ciao Diego”), curati insieme con Giovanni Marino, autore dei testi e ideatore dell’originalissimo graphic novel su Maradona disegnato da Lorenzo Ruggiero. Lo stesso Marino aveva già sceneggiato la storia a fumetti nel libro dedicato a Napoli durante il Covid. Un felice mix, testi di grandi firme e autori celebri, più la forza evocativa del disegno. Straordinario il riscontro nelle edicole dei volumi dedicati a Diego.

A gennaio scorso “Napoli nessuna e centomila”, un libro in collaborazione con la Fondazione Premio Napoli, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Fondazione Banco di Napoli guidata da Rossella Paliotto, Goethe Institut e Istituto Orientale; “Napoli nessuna e centomila” è un’antologia inedita di grandi scrittori italiani e stranieri, che raccontano la città da prospettive originali. L’opera è dedicata alla scomparsa scrittrice Fabrizia Ramondino e ad Andreas Muller, autore insieme a Ramondino del fondamentale “Dadapolis”, testo uscito alla fine degli anni ’80 con brani di scrittori che, nei secoli, avevano descritto Napoli. Da lì nasce l’idea di concepire in chiave moderna una nuova antologia, stavolta di scrittori contemporanei. E di chiedere alla Mondadori un Meridiano dedicato alla grande autrice cosmopolita. Indispensabili per la realizzazione del libro il confronto con Chiara Ghidini, Maria Carmen Morese, Monica Ruocco, Valentina Di Rosa, Alfredo Guardiano, Matteo Palumbo, Domenico Ciruzzi, Pierluigi Razzano e la generosità dei tanti scrittori, autori dei racconti.

Poi, tra marzo e aprile di quest’anno, la magnifica raccolta di stampe dell’800 del pittore ginevrino Philippe Benoist, in collaborazione con l’editore Marzio Alfonso Grimaldi; a maggio, insieme con la Fondazione e con la famiglia De Filippo e con la vicinanza di tutti i teatri di Napoli, i due volumi dedicati al drammaturgo nel 120esimo anniversario della nascita, “Effetto Eduardo, Primo e secondo atto”, firmati dal nostro critico teatrale Giulio Baffi. Anche in questo caso è stato centrale, per la riuscita del progetto, il sostegno della Fondazione con il presidente Tommaso De Filippo, figlio di Luca, e del direttore Francesco Somma. Il libro è stato presentato nel teatro San Ferdinando. Sul palco, con l’autore Baffi e il coordinamento di Sannino, Molinari, Tommaso De Filippo, Andò, Ragone e tanti attori e attrici lanciati da Eduardo. Tra gli altri, Annamaria Ackermann, Isa Danieli, Gianfelice Imparato.

Infine il decimo e finora ultimo titolo, “Generazione Pompei”, in collaborazione con il Parco archeologico di Pompei, firmato da Massimo Osanna – archeologo, docente universitario, direttori dei musei al ministero e già direttore del Parco – e dal nostro Antonio Ferrara, giornalista con particolari competenze nel campo dell’archeologia. Il volume è corredato dalle foto uniche di Siano e dello stesso Osanna. Sarà in edicola sempre in omaggio giovedì 24 giugno. Osanna, con Ferrara, racconta in esclusiva questi anni cruciali per il Parco archeologico, un periodo di rinascita e di nuove scoperte.

Nel frattempo la formula si è estesa, altri libri sono stati realizzati dalle redazioni di “Repubblica” nelle grandi città italiane. E altri seguiranno nella collana “Novanta/Venti”. Perché l’amore per la cultura, l’arte e il buon giornalismo ci lega ai lettori, giudici e interpreti dei nostri sforzi. Guardiamo a Napoli, alla Campania, con spirito costruttivo. Con la forza della denuncia e della polemica quando occorre, ma sempre onesta, mai strumentale. Dunque, centomila volte grazie ai lettori. E buona fortuna in edicola all’ultimo nato, “Generazione Pompei”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/06/13/news/repubblica_napoli_dieci_libri_in_un_anno_e_100_mila_copie_in_piu_-305855381/?rss

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