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Sottencoppa, il Carnevale a Napoli è sonico

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Si terrà nei giorni 18, 19 e 21 febbraio la rassegna
musicale organizzata dal Comune di Napoli per festeggiare il Carnevale
. Un
“Carnevale sonico” che già nel nome – Sottencoppa – si fa interprete di uno
stravolgimento che coinvolge ordini e consuetudini, liberando così il riso
beffardo delle maschere, interpretate, in questo caso, dalle avanguardie
musicali o da strabilianti strumenti del folklore.

Nel progetto grande spazio è riservato ai bambini con
proposte innovative dedicate all’infanzia, come le sculture sonore di Rie
Nakajima e i laboratori immaginifici di Francesco Cavaliere e della curatrice
Diana Lola Posani. Nel weekend del 18 e 19, nelle due location individuate –
Galleria Principe e Mann – si alterneranno gli appuntamenti in cartellone con
interpreti internazionali come Matthias Loibner, Mohammad Reza Mortazavi,
Marina Herlop; Catu Diosis, Mc Yallah e Fulu Miziki, attivisti e artisti del
collettivo panafricano Nyege Nyege; musicisti italiani come Heith e Davide
Ambrogio e i partenopei Specchiopaura, La Niña e Altea.

Infine, nel giorno del martedì grasso, il 21 febbraio, alle
ore 17.30 La Caracca – marching band si esibirà in una parata di musica e
colori tra le strade e le piazze del centro storico della città.

Galleria
Principe: Ingresso libero fino a raggiungimento capienza massima
.
MANN:
ingresso su prenotazione fino a esaurimento posti
(prenotazioni@calendaria.it).

Il progetto grafico è stato pensato anch’esso come elemento
organico in dialogo con la costruzione drammaturgica del carnevale: dall’estro
dell’artista Danilo Colamonici, in dialogo con le artiste e grafiche Ludovica
Battista e Clara Maseda Juan, nascono nuove maschere ispirate a miti e
tradizioni popolari, che contribuiscono alla costruzione dell’immaginario e
della narrazione visiva di Sottencoppa.

“Il primo Carnevale organizzato dal comune di Napoli è
l’ennesimo tassello di quel ‘palinsesto culturale’ che prosegue dopo gli eventi
autunnali, il Natale ed il Capodanno – ha spiegato il coordinatore per le
attività culturali
Sergio Locoratolo –  L’obiettivo, fortemente voluto dal Sindaco
Gaetano Manfredi, è quello di destagionalizzare l’offerta culturale, rendendola
attiva ed uniforme lungo tutto l’arco dell’anno. Così da offrire ai cittadini e
ai turisti un cartellone continuo di occasioni e di eventi. Il Carnevale segue,
perciò, questo percorso, in un incontro tra culture e “costumi” tra i
più disparati, uniti nel segno della musica e dalla comune volontà di pace e di
tolleranza. Gli eventi sono molteplici e valorizzano, questa volta, nel senso
della “città policentrica”, l’area del centro antico che si muove tra
la Galleria Principe ed il Mann. Mann con cui si è attivata una forte sinergia
di intenti, che proseguirà certamente in futuro. Un evento popolare, dunque,
che mira alla coesione e all’inclusione sociale, con particolare attenzione ai
bambini, cui saranno dedicati laboratori ed attività di altissimo profilo.
Perché, dopotutto, il Carnevale rimane, per definizione, la loro festa”.

“Napoli ha una propria cultura del Carnevale ed è per questo
che abbiamo voluto recuperare dalla nostra tradizione l’idea del sovvertimento
di ogni ordine insito nell’espressione Sottencoppa – ha aggiunto Il consigliere
per le attività culturali e per le biblioteche
Andrea Mazzucchi – Il mondo alla
rovescia è un mondo di abbondanza e di frastuono, tanto più fantastico e
sorprendente in quanto attinge alla potenza dell’espressione artistica
popolare; abbiamo, così, voluto costruire una cuccagna musicale, collocando tra
la Galleria Principe e il MANN, nel cuore della città, una rassegna di suoni
davvero inauditi, una sorta di albero sonoro, palinsesto di stili differenti e
generi in maschera: un nuovo modo di celebrare la festa più antica di tutte nel
segno della contaminazione e di rispondere a una domanda di cultura che è ben
più che domanda di intrattenimento e per questo fortemente voluto dal Sindaco.
Abbiamo affidato la direzione artistica di questo evento unico e nuovo a Giulio
Nocera, che ha saputo interpretare la festa delle feste non nel senso di una
serie di concerti, ma di un carnevale di tutte le arti, espressione totale di
creatività come scambio culturale tra Napoli e il mondo
”.

“L’ambizione dell’iniziativa è generare uno spazio di
trasformazioni e mascheramenti sonori in cui possano convivere pop, ricerca
musicale, sperimentazione, musica tradizionale, strumenti acustici, strumenti
antichi, strumenti inventati, strumenti elettronici e musica da ballo –
ha
spiegato Giulio Nocera, regista e curatore indipendente – Uno spazio di
liberazione e rigenerazione sonora che consenta un incontro solidale e inedito
fra le scene musicali che abitano la città e fra gli spiriti e gli elementi che
le animano. Anche la scelta degli artisti è legata allo spirito profondo del
carnevale da vivere come grande festa che veda una rottura dei confini tra
generi, stili, scene e mondi musicali che normalmente vivono separati nello
spazio della città”.

Fonte: https://www.comune.napoli.it/sottencoppa

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