
Continua la lotta all’evasione della tassa sui rifiuti dell’amministrazione Buonajuto. Sono circa 900 gli avvisi per omessa denuncia e solleciti di pagamento della Tari che il Comune di Ercolano ha infatti inviato in questi giorni a imprenditori e commercianti della città. Le annate oggetto della diffida sono quelle tra il 2015 e il 2018. Ora i destinatari possono seguire due strade: o estinguono il debito o chiedono la rateizzazione entro 30 giorni. Se entro tale termine non rispondono agli uffici, il Comune si spingerà fino alla revoca della licenza per le attività commerciali.
La procedura di accertamento partì quando il consiglio comunale approvò il nuovo regolamento della Tari, che recepì le modifiche normative e introdusse un nuovo criterio: le esenzioni vanno concesse solo a chi si trova in condizioni di regolarità contabile. Secondo il progetto della giunta Buonajuto, chi risulterà evasore non beneficerà di alcuna esenzione e le somme restanti, nei limiti del possibile, saranno ridistribuite tra i cittadini virtuosi.
A Ercolano dopo un anno e più di pandemia, l’aumento della Tari è stato in media dell’8%. Il costo complessivo, per adesso, è stato distribuito soltanto su 3 rate e non su 4 come accadeva in passato. La quarta rata corrisponde all’aumento. Dal settembre scorso gli uffici hanno compiuto un censimento completo grazie al quale sono state inviate le 900 diffide.
“A Ercolano – osserva Buonajuto – il costo del servizio di rimozione dei rifiuti è inferiore rispetto ad altre città e ogni famiglia paga di più perché, purtroppo, abbiamo ancora troppe sacche di evasione. Allora la mia sfida è quella di stanare gli evasori facendo però la distinzione tra coloro che hanno avuto difficoltà con le proprie attività commerciali e le famiglie che hanno un momento di difficoltà durante la pandemia e tra coloro che invece si sentono più furbi degli altri. L’attività degli uffici per ridurre le sacche di evasione della Tari continuerà senza sosta perché non è giusto che il servizio della raccolta dei rifiuti venga pagato soltanto dalle persone perbene. Invito, quindi, tutti i commercianti e tutti gli imprenditori che hanno ricevuto la diffida a non ignorarla, perché come ho promesso in questa storia andremo fino in fondo”.
Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/11/10/news/ercolano-325841551/?rss