Percorre, provetto equilibrista, una staccionata vista mare, lungo l’area costiera del Parco Nazionale del Cilento, Valle del Diano e Alburni. Quanto basta per essere immortalato dall’obiettivo del fotografo naturalista Danilo Palmieri: lo scatto, gettonatissimo, finisce sui social.
Benché si tratti di un incontro decisamente raro e fortunato, lo scoiattolo variabile completamente bianco sorpreso nel golfo di Policastro, non è un ambasciatore della biodiversità autoctona. Perché gli scoiattoli variabili (Callosciurus finlaysonii Horsfield il nome scientifico), chiamati così proprio in virtù della notevole variabilità di colorazione della loro pelliccia, sono una specie aliena. Fatalmente introdotta da queste parti, dove ha nel giro di qualche anno proliferato.
La sua diffusione nel Parco del Cilento, ammoniscono gli esperti, rischia di avere effetti negativi sulle altre specie, in particolare sullo scoiattolo meridionale, specie autoctona a rischio estinzione. “Questione di utilizzo delle risorse e degli spazi ecosistemici, meglio evitare l’entusiasmo, pur comprensibile, rispetto a un esemplare esteticamente così bello”, commenta il naturalista Rosario Balestrieri, presidente dell’associazione Ardea.
