

Quanto può essere dolce l’eredità di un maestro come Aldo Ciccolini. Per i 100 anni dalla nascita Genny Basso, suo ultimo allievo e assistente tra Parigi e Napoli, omaggia la musica del grande pianista, scomparso il primo febbraio di 10 anni fa a 89 anni. Il pianista, classe 1984, si esibirà nel recital “100 anni di Ciccolini – Il peso della leggerezza”, domani alle 11 in Villa Pignatelli per l’associazione Maggio della Musica, direzione artistica di Stefano Valanzuolo. In programma musiche di Scarlatti, Mascagni, Basso, Liszt e Debussy. Basso ha condiviso con Ciccolini masterclass, e “la ricerca costante di quella leggerezza che non è superficialità, ma grazia e misura”.
Ciccolini è stato uno dei protagonisti più raffinati del pianismo internazionale nel Novecento. Insignito dal presidente Carlo Azeglio Ciampi vent’anni fa con il premio Vittorio De Sica, tre volte Grand Prix du Disque in Francia che lo ha nominato commendatore dell’Ordine nazionale francese al merito, premiato anche negli Usa, Ciccolini ha iniziato a studiare pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella a 9 anni, grazie a una deroga direttoriale di Francesco Cilea, direttore del Conservatorio fino all’anno seguente, il 1935. Racconta Genny Basso: “Ogni nota di Ciccolini aveva un senso umano, un gesto d’amore verso la musica. È impossibile separare la sua arte dal suo modo di essere: curioso, generoso, profondamente libero. In questo concerto cerco di restituire non solo il suo insegnamento, ma la sua anima, il suo modo di guardare al pianoforte come a una voce interiore”.


